Discoteche, Lega chiederà riapertura in Cdm. Salvini: “Solo in Italia gente ancora chiusa in casa”

Oggi la Lega di Matteo Salvini chiederà ancora una volta una data per la riapertura delle discoteche. "Preferisco un divertimento sano e controllato ai rave party abusivi in cui ci si devasta di droghe e alcol", ha detto l'ex ministro dell'Interno. Che, impegnato in un comizio a Roma, ha anche aggiunto: "Non lasciamoci rinchiudere in casa dalla paura. In tutta Europa le discoteche hanno riaperto, sono chiuse solo in Italia, forse a qualcuno in Italia è utile tenere la gente rinchiusa in casa".
Politici ed esperti sembrano però divisi sul tema: da un lato il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera alla riapertura delle discoteche e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha insistito sulla necessità di una ripartenza in sicurezza, ma dall'altro sembrano ancora permanere diverse preoccupazioni. Specialmente se si guarda a quanto sta accadendo all'estero, dove i contagi sono tornati a risalire e dove, come accaduto ad esempio in Catalogna dove le discoteche avevano riaperto, ma sono state ora costrette a richiudere per la nuova impennata dei contagi.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, ad esempio, si è detto d'accordo con l'ipotesi di far slittare ulteriormente la riapertura, pur comprendendo la "sofferenza di quelle strutture, che però rappresentano l'esempio di facilitazione della diffusione del virus nel momento in cui è fatta come la conosciamo e come ci piace". Secondo Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, invece "se il governo e le autorità locali sono in grado di garantire l'apertura e fare in modo che questa avvenga con le dovute precauzioni, facendo applicare le regole come si deve, allora il punto può essere superato".
Insomma, la questione sembra tutt'altro che risolta e non è quindi scontato che in sede di Consiglio dei ministri si trovi una quadra. Il punto su cui spinge la Lega, ribadito ieri dal ministro Garavaglia, è che "riaprendo al ballo in pista in sicurezza si riuscirebbe a frondeggiare il fenomeno negativo e pericoloso delle aggregazioni incontrollate e occulte che avverrebbero nei locali o in luoghi non idonei e privi di controlli, come case private, spiagge o altro".