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Guerra in Ucraina

Diplomatico russo che ha minacciato il ministro Guerini ha ricevuto onorificenze dal governo Conte

Al direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov, che ieri ha minacciato l’Italia, il 27 dicembre 2018 è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov, che ieri ha minacciato l'Italia annunciando che ci saranno conseguenze se verranno introdotte sanzioni economiche contro la Russia, il 27 dicembre 2018 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All'ex Console generale russo a Milano, inoltre, è stata conferita anche l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia nel dicembre del 2020.

La notizia sta facendo discutere, dopo che Paramonov, nell'intervista rilasciata a Ria Novosti, ha puntato il dito contro il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, accusandolo di essere un "falco" antirusso. Paramonov nello stesso intervento ha richiamato anche l'aiuto fornito dalla Russia all'Italia nel 2020 durante l'emergenza Covid. Dopo l’attacco è arrivata la solidarietà di molti politici italiani, a cominciare dal presidente del Consiglio Mario Draghi, secondo cui "Il paragone tra l'invasione dell'Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile".

Ora in tanto chiedono di revocare immediatamente il riconoscimento che il governo italiano gli ha dato nel 2018: "Putin con l'invasione e distruzione delle più importanti città dell'Ucraina si è già macchiato di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario con azioni che non potranno che essere giudicate dalla Corte penale internazionale istituita con lo Statuto di Roma del 1998 e divenuta operativa nel 2002. Per questi motivi appare opportuno revocare immediatamente l'onorificenza conferita dal governo Conte al diplomatico russo Paramonov che ieri ha minacciato il Ministro Guerini e con lui tutte le nostre istituzioni e tutti gli Italiani che condannano questa ‘spedizione speciale russa', che altro non è che una guerra sanguinaria contro un popolo che vuole vivere in uno Stato libero e democratico", ha detto la senatrice di Italia Viva Elvira Lucia Evangelista.

La stessa richiesta arriva dal sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, secondo cui l'onorificenza "andrebbe ritirata, come altre assegnate con troppa generosità".

"Questa generosità è stata un segno di disattenzione dell'Italia nei confronti del regime putiniano nel corso del tempo: l'ultima volta che Putin è arrivato in Italia nel 2019 e' stato accolto come un eroe. Io invece ero fuori a Palazzo Chigi a manifestare per chiedere più democrazia per i cittadini russi. Ecco perché forse a Mosca – ha continuato Della Vedova parlando della guerra contro Kiev – ci si attendeva un atteggiamento diverso da parte dell'Italia sull'invasione ucraina, ma i governi cambiano e ora con Draghi c'è un esecutivo atlantista ed europeista. Oggi la nostra posizione verso la Russia è allineata con l'Europa e l'Occidente sulle sanzioni e sull'invio di armi alla resistenza ucraina, oltre che di ferma condanna nei confronti di questa aggressione".

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