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Di Maio: “Di nuovo con Renzi? Non vedo con che presupposti. Difficile farci affidamento”

“Di nuovo con Renzi? Non vedo con quali presupposti. Anche se domani ci fosse l’ipotesi di tornare insieme, mi chiedo con quale spirito possa accadere, visto lo showdown che ha fatto, accusando addirittura il premier di aver rappresentato un vulnus democratico”: lo ha detto Luigi Di Maio intervenendo alla trasmissione Otto e Mezzo su La7.
A cura di Annalisa Girardi
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Dei costruttori, i parlamentari pronti a sostenere il governo Giuseppe Conte, sarebbero presenti anche tra le fila di Italia Viva. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo alla trasmissione Otto e Mezzo su La7. "Credo che se Conte si presenta in Parlamento per spiegare il nostro progetto per i prossimi due anni ci saranno tante persone che vorranno condividerlo. E penso che, al di là delle persone, questa sia l'occasione per rilanciare l'azione di governo", ha aggiunto l'ex capo politico del Movimento Cinque Stelle.

E sulla possibilità di andare ancora fianco a fianco con Matteo Renzi, Di Maio ha detto: "Non vedo con quali presupposti dopo che avevamo lavorato insieme per migliorare il Recovery plan. Poi Renzi ha scelto di alzarsi dal tavolo e di sedersi da solo e far dimettere i suoi esponenti nel governo. Anche se domani ci fosse l'ipotesi di tornare insieme, mi chiedo con quale spirito possa accadere, visto lo showdown che ha fatto, accusando addirittura il premier di aver rappresentato un vulnus democratico. Per questo credo che, per quanto riguarda i rapporti con Renzi, sia difficile fare affidamento sulla sua parola".

Già ieri, attraverso un post su Facebook, il ministro degli Esteri aveva puntato il dito contro Italia Viva e chiarito che non ci sarebbe stato più spazio per un percorso condiviso, dopo la scelta giudicata irresponsabile: "Il mondo ci sta guardando e purtroppo non possiamo andarne fieri. Nell’anno nella presidenza italiana del G20, della copresidenza italiana della COP26 e soprattutto nell’anno in cui dobbiamo iniziare a spendere il piano Marshall del nuovo millennio, l’Italia rischia così di essere macchiata in modo indelebile da un gesto che considero irresponsabile e che, come avevo anticipato, divide definitivamente le nostre strade". E ancora, riferendosi (senza però nominarlo) a Renzi: "Chiunque in questo anno ha sacrificato la sua vita per salvare quella degli altri non merita di essere ostaggio dei personalismi o degli egoismi di qualcuno".

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