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Di Maio accusa Salvini di aver bloccato la revoca ad Autostrade. La replica: “Incompetente”

“Trovo falso e ipocrita che oggi sia proprio Salvini a chiedere giustizia, definendoci ridicoli e bugiardi. Quando ha potuto, si è sempre messo di traverso”: con queste parole Luigi Di Maio accusa l’ex alleato di governo, Matteo Salvini, di aver ostacolato la revoca della concessione ad Autostrade, nonostante ora il leader leghista chieda a gran voce giustizia per le vittime. L’ex ministro dell’Interno replica: “Di Maio e Toninelli non scarichino la propria incompetenza su altri”.
A cura di Annalisa Girardi
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Questa sera il Consiglio dei ministri discuterà anche del dossier Autostrade, dopo diversi giorni di scontri e botta e risposta sul tema. La maggioranza rimane divisa sul tema, con il Movimento Cinque Stelle che continua a spingere per una revoca delle concessioni alla società controllata dalla famiglia Benetton. Ma l'ex capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, punta il dito anche contro gli ex alleati di governo. "Oggi tutti dicono di essere favorevoli a togliere il controllo di Autostrade ai Benetton. Lo dicono anche quelle forze politiche che, quando hanno potuto, si sono messe di traverso. E mi riferisco in particolare ad una forza politica: la Lega di Matteo Salvini", scrive su Facebook il ministro degli Esteri.

Di Maio ripercorre quindi quanto accaduto negli ultimi anni tra Aspi e il Carroccio, "per mettere in chiaro le cose" in un post che considera "un tributo alla verità". E parte dal 2006, in cui la famiglia Benetton finanziò la Lega con 150 mila euro di contributo elettorale. Due anni più tardi sale al governo Silvio Berlusconi, alleato appunto della Lega. "Il 29 maggio 2008 arriva in parlamento il decreto legge numero 59, ma in quel decreto viene ficcato nottetempo l’emendamento salva Benetton. Il decreto diventa legge grazie al voto di Salvini e della Lega", spiega Di Maio. Questo emendamento stabiliva di allungare le concessioni per i Benetton e cancellava l'obbligo a carico del concessionario di effettuare verifiche rigorose sulle infrastrutture in sua gestione.

Di Maio accusa Salvini: "Falso e ipocrita"

"In pratica con quell’emendamento la Lega decise di regalare un pezzo delle nostre infrastrutture a un privato, senza nemmeno costringerli a effettuare i controlli necessari a tutela della vita e della sicurezza degli italiani", aggiunge il ministro a Cinque Stelle. Che arriva poi al 14 agosto 2018, giorno in cui crolla il ponte Morandi a Genova, uccidendo 43 persone. "Un disastro senza precedenti, con dei precisi responsabili, i Benetton, che grazie a quell’emendamento approvato proprio dalla Lega qualche anno prima avevano trascurato la manutenzione del ponte. Anche questo non lo dico io, ma lo dicono le perizie e le indagini effettuate successivamente". E rivendica come, da quel preciso momento, il Movimento abbia preso una posizione molto chiara a riguardo. Mentre i grillini chiedevano di togliere le autostrade ai Benetton, prosegue Di Maio, "Salvini temporeggiava e c’erano sempre un “ma” o un “però” ad ostacolare il processo, sempre un tentennamento".

I Benetton avevano nel governo un alleato su cui poter contare, afferma il ministro, consapevoli che la Lega non avrebbe permesso di procedere con la revoca. "Dopodiché sapete tutti com’è andata. Ricorderete il Papeete e i mojito di qualcuno. Il passato fortunatamente ora è alle spalle. Ma trovo falso e ipocrita che oggi sia proprio Salvini a chiedere giustizia, definendoci ridicoli e bugiardi", accusa di Maio. Che poi conclude: "Abbiamo sempre detto che i Benetton non avrebbero ricostruito il nuovo ponte di Genova. E così è stato. Abbiamo sempre detto che bisognava togliere ai Benetton la gestione di autostrade. E questo nuovo governo, oggi, sta lavorando per raggiungere quest’altro obiettivo".

La replica del leader della Lega

A stretto giro è arrivata la replica di Salvini: "A differenza di altri, non ho mai incontrato un Benetton nella vita. Di Maio e Toninelli non scarichino la propria incompetenza su altri". E torna ad accusare gli ex alleati di governo: "Su Autostrade hanno solo perso tempo e fatto perdere soldi agli italiani. Mai visto un parere legale né un atto su revoca o proroga: il governo si svegli e decida qualcosa, dall’anno scorso non hanno più l’alibi per cui è colpa di Salvini".

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