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Autostrade avverte: “Rischio default con revoca”. Conte: “Non accettiamo ricatti”

“La proposta formulata è l’esito di un confronto di un anno e recepisce le richieste dei rappresentanti dell’esecutivo”: in una nota Autostrade per l’Italia replica alle critiche di Giuseppe Conte sul pacchetto con cui il gruppo dei Benetton spererebbe di evitare la revoca delle concessioni. E l’amministratore delegato avverte su un buco da 19 miliardi e il rischio di default. Ma il presidente del Consiglio replica: “I cittadini non possono subire ricatti, se un ponte crolla bisogna sanzionare i responsabili”.
A cura di Annalisa Girardi
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Autostrade per l'Italia replica in una nota alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che oggi ha definito "imbarazzante" la proposta avanzata dal gruppo dei Benetton per evitare la revoca delle concessioni da parte del governo. "La proposta formulata è l'esito di un confronto di un anno e recepisce le richieste dei rappresentanti dell'esecutivo", chiarisce Aspi. La società chiarisce che il pacchetto messo sul tavolo del governo segue "diverse proposte, sempre migliorative, con oltre 10 lettere inviate all'Esecutivo". La missiva di sabato scorso, quindi, "aderisce alle ultime richieste del governo, a riprova dell'impegno complessivo profuso dalla società verso l'interesse pubblico".

Domani il Consiglio dei ministri discuterà il dossier Autostrade: "Ci sarà un'informativa, è una decisione che deve coinvolgere tutto il governo. Ho già anticipato alcune valutazioni, diciamo che tutti i ministri saranno in condizione di conoscere i dettagli", ha detto Conte rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa con Angela Merkel. Il presidente del Consiglio ha sottolineato la necessità di prendere al più presto una decisione, considerando che la vicenda si sta ormai "trascinando da troppo tempo", in uno stallo che "non giova né allo Stato né al concessore".

Conte ammette che se si arriverà alla revoca della concessione sicuramente ci "sarebbero dei problemi". Ma il governo è pronto "a offrire risposte e soluzioni". L'amministratore delegato di Atlantia, da parte sua, ha avvertito sulle conseguenze disastrose della revoca: un buco da 19 miliardi di euro, che da un lato sarebbe dovuto ai circa 10 miliardi di debiti che arriverebbero con la penale ridotta prevista dal Milleproroghe e dall'altro ai 9 miliardi di impatto a cascata. Nella sua nota Autostrade ha ribadito l'auspicio che le decisioni che verranno prese domani tengano conto degli aspetti tecnici e giuridici, tanto quanto degli interessi dei 7 mila lavoratori e dei 17 mila piccola risparmiatori che detengono una quota del debito del gruppo. Ma Conte ha replicato: "I cittadini non possono subire ricatti, se un ponte crolla bisogna sanzionare i responsabili".

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