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Deputato Lega va al ristorante violando i dpcm: “Mense aperte negli ospedali e trattorie chiuse?”

Continua la ‘missione’ del deputato della Lega Gianluca Vinci e della fidanzata di Fratelli d’Italia Giorgia Manghi, che hanno aderito all’iniziativa ‘Io apro’, a sostegno dei ristoratori: “Continua la lotta dei ristoratori per la sopravvivenza! Mense degli Ospedali aperte mentre le Trattorie chiuse per Covid?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Continua la campagna di protesta in Emilia-Romagna del deputato leghista Gianluca Vinci e della sua fidanzata, Giorgia Manghi, esponente locale di Fratelli d’Italia. I due hanno deciso di aderire all'iniziativa ‘Io apro', ideata per sostenere i ristoratori costretti a chiudere per le misure anti Covid imposte dal dpcm, per via della suddivisione dell'Italia in fasce colorate.

Vinci ha postato un'altra foto sui suoi profili social, a sostegno della campagna: nell'immagine, pubblicata ieri sera, è a tavola con Giorgia Manghi. La frase che accompagna la foto è la seguente: "Continua la lotta dei ristoratori per la sopravvivenza! Mense degli Ospedali aperte mentre le Trattorie chiuse per Covid??? #IoApro". In pratica non solo i due politici stanno continuando a violare le regole, ma il deputato della Lega, per giustificarsi, mette sullo stesso piano le mense degli ospedali e le trattorie, come se le prime non fossero strutture di pubblica utilità, aperte per consentire ai sanitari di continuare a svolgere il loro lavoro.

La coppia, sempre sorridente, aveva fatto sapere nei giorni scorsi di aver fatto quattro cene, violando i divieti, e spiegava così l'obiettivo della campagna: "Quarta cena a sostegno degli imprenditori bloccati dal Governo, a Maranello a ‘La Vinoteca'. Mentre molti “sinistri e grillini” se ne stanno comodi sul divano, io sto con chi deve pagare le bollette".

L'onorevole del Carroccio era già stato sorpreso dalle forze dell'ordine la scorsa settimana in un locale di Calerno, frazione reggiana sulla via Emilia, insieme alla compagna. Dopo essere stato identificato due volte aveva dichiarato di non avere alcuna intenzione di pagare una multa: "Ho frequentato i locali che hanno avuto il coraggio di rimanere aperti. In due occasioni, a Modena poi nel Reggiano sono intervenute le forze dell'ordine che hanno registrato i nominativi dei presenti per poi mandarle al Prefetto per eventuali emissioni di multa – racconta – Non sono stato ancora multato, se arriverà la multa la impugnerò".

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