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Vinci (Lega) rischia multa per aver violato il dpcm: va a cena la sera con la fidanzata per protesta

Il deputato leghista Gianluca Vinci viola il dpcm per protesta e va a cena al ristorante la sera con la fidanzata: “Non sono stato ancora multato, se arriverà la multa la impugnerò”. Il deputato è stato identificato in due occasioni dalle forze dell’ordine, per aver aderito all’iniziativa dei ristoratori ‘Ioapro’.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'onorevole leghista Gianluca Vinci è stato sorpreso sabato sera in un locale di Calerno, frazione reggiana sulla via Emilia, insieme alla fidanzata Giorgia Manghi, esponente locale di Fratelli d’Italia. Ora rischia una multa. Il deputato è stato identificato in due occasioni dalle forze dell'ordine nel corso di cene in ristoranti che hanno aderito a "Io apro", l'iniziativa di protesta contro le chiusure anti Covid imposte dal Dpcm.

"Quarta cena a sostegno degli imprenditori bloccati dal Governo, a Maranello a ‘La Vinoteca'. Mentre molti “sinistri e grillini” se ne stanno comodi sul divano, io sto con chi deve pagare le bollette", ha scritto ieri in un post su Facebook.

"Molti ristoratori mi ringraziano e mi chiamano nei loro locali. In altri Paesi le rivoluzioni sono state fatte in modo molto più traumatico. Qui, fino ad una multa ci arriviamo", ha detto all'AGI Vinci.

"Ho aderito fin da subito alla campagna ‘Ioapro'. Ho iniziato già giovedì sera. Ho fatto due giorni a Modena, uno a Reggio Emilia e ieri sera – racconta – sono andato a Maranello. Ho frequentato i locali che hanno avuto il coraggio di rimanere aperti. In due occasioni, a Modena poi nel Reggiano sono intervenute le forze dell'ordine che hanno registrato i nominativi dei presenti per poi mandarle al Prefetto per eventuali emissioni di multa – racconta – Non sono stato ancora multato, se arriverà la multa la impugnerò".

Vinci continuerà nel supporto alla categoria. "Occorre aiutare queste persone a pagare le bollette. I ristoranti che hanno aderito a questa iniziativa – spiega – non ricevono ristori perché hanno aperto il locale da solo un anno. Io sostengo la loro causa partecipando alla cena. Io rischio la multa loro rischiano il fallimento".

E alle critiche di alcuni esponenti del Pd, il deputato della Lega risponde così: "Quando c'è stato il 25 aprile ed eravamo in pieno lockdown, buona parte dei parlamentari reggiani del Pd hanno detto ‘io esco' per partecipare alle commemorazioni e ai raduni: quello era qualcosa di incommentabile".

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