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Decreto Sicurezza, Meloni rivendica la norma sugli sgomberi degli immobili occupati: cosa dice il testo

È cominciata la discussione generale sul decreto Sicurezza alla Camera, dove dovrebbe ottenere il via libera entro mercoledì. Giorgia Meloni sui social rivendica la stretta sugli immobili occupati senza autorizzazione, che consente sgomberi più rapidi per contrastare le occupazioni abusive.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mentre nell'Aula della Camera è cominciata la discussione generale sul decreto Sicurezza, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rivendica sui social la norma del provvedimento che permette alle autorità di intervenire più rapidamente sugli immobili occupati senza autorizzazione, facilitando lo sgombero immediato degli spazi coinvolti.

Il decreto approvato il Consiglio dei ministri il 4 aprile scorso, composto da 34 articoli, deve essere convertito in legge entro il prossimo 10 giugno, proprio a ridosso dei referendum dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza.

Le parole di Giorgia Meloni sul decreto Sicurezza

"Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece, grazie alle nuove norme introdotte dal decreto Sicurezza, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente. Un risultato concreto, reso possibile da procedure che consentono finalmente un intervento veloce e il ripristino rapido della legalità. Avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata", ha scritto sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Meloni si riferisce alla prima applicazione del nuovo decreto: due giorni fa a Mestre è avvenuto lo sgombero lampo di una casa occupata da un senzatetto rumeno. Il decreto dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 10 giugno. Il primo via libera è atteso a metà settimana, alla Camera. Oggi pomeriggio il governo dovrebbe chiedere la fiducia, per assicurarsi l’ok definitivo al testo, al massimo mercoledì. Nel frattempo le opposizioni promettono battaglia: fuori dal Palazzo ci saranno associazioni, movimenti studenteschi e sindacati, che contestano la ‘stretta' introdotta dal provvedimento con "14 nuovi reati e terrificanti aumenti di pena" che comprometteranno i diritti fondamentali, denunciano. Da qui il rilancio della catena di solidarietà e del digiuno a staffetta, promosso da una rete che va dalla Cgil ad Antigone, e la protesta dei Cobas, prevista oggi pomeriggio davanti a Montecitorio e il sit-in della ‘Rete no dl sicurezza' che resterà in piazza Barberini, a Roma, per tutta la discussione in Aula.

"Con il decreto sicurezza il governo Meloni offre una risposta concreta a problemi seri totalmente trascurati dalla sinistra. Tra tutti penso alle occupazioni delle case altrui: un fatto indecente che necessitava di una risposta immediata. Questa risposta è arrivata. Fratelli d'Italia non avallerà mai un sistema per il quale gli abusi vengono tollerati e i proprietari pregiudicati nell'esercizio dei propri diritti. Gli sgomberi lampo degli alloggi occupati a Mestre e, ancor prima ad Ispica, dimostrano l'efficacia e la concretezza delle politiche messe in campo dal governo Meloni. Un esecutivo che non tollera ambiguità e non ha paura di affermare a gran voce di stare dalla parte dei cittadini onesti", ha detto oggi la vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e relatrice del decreto Augusta Montaruli.

"Grazie al Decreto Sicurezza voluto dal Governo e dalla Lega, un altro appartamento occupato abusivamente a Mestre è stato immediatamente sgomberato grazie all'intervento delle Volanti della Polizia di Stato e prontamente restituito al legittimo proprietario. Una norma rivoluzionaria, cuore del Decreto Sicurezza, finalmente ripristina legalità e giustizia rimettendo subito l'immobile nella disponibilità del proprietario, grazie alla procedura d'urgenza inserita nel Decreto. Mai più ladri di case a danno dei legittimi proprietari, spesso soggetti vulnerabili e fragili. Finalmente, con il nuovo reato introdotto nel dl Sicurezza, difendere la proprietà privata e l l'abitazione diventa un diritto e garantire la restituzione dell'appartamento una certezza. Sono orgoglioso del Decreto fortemente voluto dal ministro Piantedosi e dalla Lega, perché iniziamo a combattere una piaga sociale come le occupazioni abusive che danneggiano le categorie sociali più bisognose e gli anziani. Nella prossima settimana il Decreto Sicurezza approderà alla Camera e difenderemo l'approvazione con forza e orgoglio", aveva commentato dopo il caso di Mestre il sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno Nicola Molteni, deputato alla Camera della Lega.

Cosa dice la norma sulle occupazioni abusive di immobili

La norma specifica a cui fa riferimento Meloni, e che ha già prodotto i primi effetti, riguarda appunto le occupazioni abusive di immobili. Dopo l'approvazione in Cdm, all'inizio di aprile, Palazzo Chigi aveva diffuso un comunicato, in cui spiegava la ratio della norma in questione, con l'introduzione di un nuovo reato, l'articolo 634-bis del Codice penale, che prevede una pena maggiore, da due a sette anni di reclusione, rispetto agli uno-tre anni dell’attuale articolo 633 del Codice e una più precisa definizione della condotta illecita.

"Si introduce una nuova fattispecie di reato finalizzata al contrasto del fenomeno delle occupazioni abusive di immobili. È prevista la procedibilità d’ufficio se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace per età o per infermità, o su immobili pubblici o a destinazione pubblica. Nel caso di occupazione di abitazioni, la pena sarà la reclusione da due a sette anni e si prevede una procedura volta ad accelerare la liberazione dell’immobile occupato qualora lo stesso risulti unica abitazione del denunciante", recitava il comunicato di Palazzo Chigi.

Si tratta dell'articolo 10 del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che reca le "Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, per il contrasto dell'occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui". Nel dettaglio:

"Dopo l'articolo 634 del codice penale è inserito il seguente: ‘Art. 634-bis (Occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui). – Chiunque, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. Alla stessa pena soggiace chiunque si appropria di un immobile destinato a domicilio altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri ovvero cede ad altri l'immobile occupato. Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque si intromette o coopera nell'occupazione dell'immobile, ovvero riceve o corrisponde denaro o altra utilità per l'occupazione medesima, soggiace alla pena prevista dal primo comma. Non è punibile l'occupante che collabori all'accertamento dei fatti e ottemperi volontariamente all'ordine di rilascio dell'immobile. Il delitto è punito a querela della persona offesa. Si procede d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace, per età o per infermità".

Il nuovo reato si aggiunge a quanto previsto dall'articolo 633 del Codice penale, sulle occupazioni abusive di immobili:

"Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032. Si applica la pena della reclusione da due a quattro anni della multa da euro 206 a euro 2064 e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata. Se il fatto è commesso da due o più persone, la pena per i promotori o gli organizzatori è aumentata".

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