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Decreto Ristori, il Senato approva la fiducia: il testo passa alla Camera

I voti a favore sono stati 154 e quelli contrari 122. Passa nella notte al Senato il decreto Ristori, su cui il governo aveva posto la questione della fiducia. Ora c’è tempo fino al 27 dicembre per il via libera anche alla Camera. Il dl Ristori si è presentato come un maxi provvedimento che ingloba tutti e quattro i decreti emanati dal governo dallo scoppio della seconda ondata di contagi da Covid-19, per sostenere le attività soggette alle nuove chiusure. A gennaio ne è previsto un quinto.
A cura di Annalisa Girardi
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È arrivato nella notte il via libera del Senato al decreto Ristori, su cui il governo aveva posto la questione della fiducia. I voti a favore sono stati 154 e quelli contrari 122. Il testo passa ora alla Camera. La presidente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati, ha già  scremato alcune norme "improponibili" per cui il passaggio a Montecitorio dovrebbe procedere senza troppi intoppi. I tempi stringono, infatti, e si avvicina la scadenza del 27 dicembre. Ad ogni modo a gennaio è già previsto un quinto capitolo del decreto Ristori, che potrà accogliere qualsiasi intervento sostanzioso che non sia riuscito a entrare nell'edizione quater.

La fiducia, comunque, non riguardava solo l'ultimo decreto. Il dl Ristori si è infatti presentato come un maxi provvedimento che ha inglobato tutti e quattro i testi emanati dal governo dallo scoppio della seconda ondata di contagi da Covid-19, per sostenere le attività soggette alle nuove chiusure. Sono però state inserite anche alcune modifiche nel passaggio all'esame in Commissione. Tra queste, il rimborso degli sconti sugli affitti e la proroga della sospensione della tassa per l'uso del suolo pubblico (quella che deve pagare un ristoratore, ad esempio, per poter avere dei tavolini all'aperto). Inoltre, in sede di conversione è stata prorogata anche la possibilità di sospendere il mutuo per la prima casa fino al 31 dicembre del 2021. E ancora, le aziende private di autobus, i tassisti e i titolari di servizi di noleggio con conducente, si legge, possono stipulare delle convenzioni con il pubblico in modo da potenziare la rete del trasporto locale.

Il decreto Ristori stanzia 5 miliardi di euro in contributi a fondo perduto per le attività e i settori più colpiti dall'emergenza coronavirus e dalle misure restrittive introdotte per fronteggiare la seconda ondata. Nel Ristori cinque, atteso per l'inizio del prossimo anno, comunque verranno aumentati i fondi a disposizione per gli aiuti, grazie a un nuovo scostamento di bilancio da circa 20 miliardi di euro già annunciato dal governo.

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