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Decreto Fare 2: 5mila benzinai verso la chiusura e agevolazioni per le imprese

La bozza del decreto legge prevede l’introduzione dell’anagrafe dei distributori di carburante. In arrivo importanti agevolazioni fiscali sul fronte dei finanziamenti per le piccole e medie imprese.
A cura di Biagio Chiariello
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Entro il 31 marzo 2014 saranno chiuse, senza possibilità di deroga, tutte le pompe di benzina che non rispettino i requisiti minimi di sicurezza e le distanze regolamentari dagli incroci. Lo prevede l’articolo 4 della bozza del decreto Fare 2, testo elaborato dal ministero dello Sviluppo Economico e anticipato dall’agenzia Public Policy. L'obiettivo, come si evince dalla bozza divulgata dall'Ansa, è di eliminare nell'arco di due anni 5mila impianti inefficienti, accrescendo la concorrenza e azzerando il gap di prezzo con l'Unione europea. Spetterà al titolare della pompa, tramite autodichiarazione, comunicare allo Stato che il proprio impianto è a norma. Così da realizzare una vera e propria anagrafe dei benzinai, che sarà poi sottoposta a verifiche, e, nel caso i controlli dicano che il distributore non è a norma, il benzinaio verrà multato. Coloro che saranno costretti a chiudere il proprio impianto potranno usufruire degli “indennizzi per la perdita dell’attività”, per i quali verrà utilizzato il Fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti. A questo Fondo ogni benzinaio dovrà versare un contributo, proporzionale ai litri di carburante venduti ogni anno.

Tra gli altri provvedimenti approvati nel Decreto Fare 2 c'è quello che interesserà gli imprenditori che sono in credito con la pubblica amministrazione: potranno infatti pagare le tasse più tardi ed a rate. Le imprese potranno avere una “dilazione” nel pagamento delle tasse “a fronte di crediti certificati verso la Pa", si legge nella la bozza pubblicata dall'agenzia di stampa. A partire dal 2014 sale da 700.000 euro a 1 milione la soglia di compensazione fra debiti e crediti fiscali. Nell’articolo 11 della bozza del decreto “Fare 2″ è previsto che “tale soglia viene ulteriormente elevata a 2 milioni nel caso di società con bilanci certificati e a 4 milioni nel caso di società quotate”.E ancora la bozza del DL Fare stabilisce che la Sardegna potrà indire una gara per la realizzazione di una centrale a carbone pulito con stoccaggio di CO2 nel Sulcis e al vincitore sarà concesso un incentivo per 20 anni pari a 30 euro a MWh. Gli oneri sono a carico del sistema elettrico "tramite prelievo in tariffa".

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