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Decreto Bollette, via libera della Camera: cosa cambia e quali sono le novità

La Camera dei deputati ha approvato, dopo il voto di fiducia, il decreto Bollette, che passerà al Senato per essere convertito in legge entro la fine del mese. Diverse le novità, dal rafforzamento del bonus sociale allo scudo penale per alcuni reati tributari.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Prima il voto di fiducia, poi il via libera finale con 158 sì, 71 no e 6 astenuti. La Camera dei deputati ha dato l'ok al decreto Bollette, che ora passa blindato al Senato per essere convertito in legge entro il 29 maggio prossimo. Il testo, approvato alla fine di marzo in Consiglio dei ministri, prevede una serie di novità sulla questione bollette. Vengono stanziati 400 milioni di euro, nel secondo trimestre del 2023, per il bonus sociale per i cittadini particolarmente svantaggiati. Viene anche rafforzato il bonus per le famiglie che hanno almeno quattro figli a carico.

C'è anche un contributo da un miliardo di euro da erogare tra ottobre e dicembre 2023 per aiutare le famiglie quando torneranno a crescere i costi del riscaldamento, che al momento – ovviamente – è spento. Si tratta di un bonus che deve ancora essere strutturato, ma i fondi sono stati accantonati e verrà deciso come utilizzarli con un decreto dei ministeri dell'Ambiente e dell'Economia. Vengono anche riconosciuti alcuni crediti d'imposta per le imprese energivore, pari al 20% delle spese sostenute nel secondo trimestre del 2023.

Ci sono poi una serie di altre misure, più o meno inerenti alla questione bollette: si va dalla non punibilità per alcuni reati tributari all'Iva sul payback dei dispositivi medici, passando per la rottamazione più ampia di tasse e multe dei comuni e le agevolazioni per il risparmio energetico. Proprio su questi punti si è concentrata la critica delle opposizioni: sulle misure che riguardano la sanità pubblica e soprattutto sul nuovo scudo penale per i reati fiscali.

"Il decreto bollette conferma ciò che avevamo promesso in legge di bilancio: andare incontro a famiglie e imprese – ha commentato il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato di Fratelli d'Italia – Le misure vanno in questa direzione: aliquota al 5 % per il teleriscaldamento, rafforzamento del bonus energia. Discorso a parte merita il payback per le aziende sanitarie a cui destiniamo 1 miliardo. È poco? Certamente ma ricordiamolo che questo è un problema creato da chi oggi siede all'opposizione".

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