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Ddl Zan, ultime notizie sul disegno di legge

Ddl Zan, l’appello di Boschi al Pd: “Accetti il compromesso e rinunci a piantare bandierine”

La capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, lancia un appello al Pd sul ddl Zan: “Il Pd che conoscevo io avrebbe preferito trovare un compromesso e approvare una legge anziché piantare una bandierina. Ci sono ancora giorni utili per trovare un buon compromesso, non sprechiamoli”. E assicura: “Non saremo noi ad affossare” la legge.
A cura di Stefano Rizzuti
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La capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, rivolge un appello al Pd chiedendo di accettare un compromesso sul ddl Zan e approvare la legge contro l’omotransfobia. Intervistata da Repubblica, Boschi si sofferma sul disegno di legge in discussione al Senato: “Il Pd che conoscevo io avrebbe preferito trovare un compromesso e approvare una legge anziché piantare una bandierina. Ci sono ancora giorni utili per trovare un buon compromesso, non sprechiamoli”. Un compromesso e la modifica del testo vorrebbero dire un ritorno del ddl alla Camera, con un rischio di rallentamento se non affossamento della legge, ma per Boschi “l’accordo ampio al Senato su poche modifiche consentirebbe subito anche un via libera alla Camera su un testo blindato”.

La deputata di Italia Viva ribadisce la volontà del suo partito di evitare un ritorno in commissione: “Voteremo contro, i tempi sono maturi per un accordo in Aula”. Anche se ammette che cambiare il testo in Aula “è difficile, certo, ma meno che approvare una legge con il muro contro muro e soli sei voti di scarto”. Iv non chiederà “il voto segreto: le nostre battaglie le facciamo a viso aperto – prosegue Boschi –. In mancanza di un accordo sulle modifiche voteremo il testo Zan come abbiamo già fatto alla Camera. Non saremo noi ad affossarlo. A voto segreto però mancheranno molti voti Pd e M5s”. Boschi sottolinea la proposta del suo partito: “Abbiamo proposto di tornare al testo di Ivan Scalfarotto e firmato da molti colleghi, tra cui Zan. In sintesi: punire ogni delitto di odio che abbia come matrice l’omofobia e la transfobia. Così si otterrebbe la stessa tutela prevista dal ddl Zan per tutti e per tutte, ma superando le obiezioni di alcune forze politiche”.

Iv, comunque, è aperta anche ad altre soluzioni: “Ogni soluzione che non abbassi le tutele, ma che possa avere numeri più ampi, ci vede disponibili. Quelli che dicono o Zan o niente sono altri. E sbagliano. A me interessa che una legge buona sia approvata, mi stanno a cuore quei ragazzi non la vanità di singoli parlamentari”. Infine, a chi le chiede se si rischia di fare il gioco della destra, Boschi risponde: “A me non interessa né di Salvini né di Meloni. Ho visitato, primo esponente di un governo, a Rebibbia la sezione transessuali. Conosco il dolore di tante ragazze e ragazzi. Se la legge non passa per una scelta ideologica di Letta questo serve ai sondaggi del Pd ma non all’Italia”.

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