D’Alema vede Putin e riaccende i sospetti sulle condizioni di salute: “Molto affaticato, lo reggevano in due”

Era molto affaticato e c'erano due persone a sorreggerlo. È il resoconto fatto dall'ex premier Massimo D'Alema sul suo ultimo incontro con il leader del Cremlino, Vladimir Putin. I due si sono incontrati in Cina, in occasione della parata militare per gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale organizzata da Xi Jinping.
In piazza Tienanmen, sono stati invitati diversi capi di Stato, tra cui Putin e il dittatore nordcoreano Kim Jong–un che si sono seduti a fianco al presidente cinese. Per l'occasione era presente anche D'Alema, che nell'ultimo periodo ha manifestato una certa ammirazione nei confronti di Pechino.
La sua visita il 3 settembre scorso era stata fortemente criticata dalle opposizioni, che l'avevano giudicata inopportuna. D'Alema ha lasciato da tempo i palazzi istituzionali ma la sua lunga carriera politica nella sinistra italiana e l'esperienza da presidente del Consiglio restano centrali. Per questo in molti hanno storto il naso.
Al ritorno dal suo viaggio in Cina, l'ex premier ha rivelato di esser rimasto impressionato dalla salute di Putin. Il suo racconto ha riacceso il mistero sulle condizioni dello zar russo, su cui negli anni sono state costruite le teorie più disparate. "Sono rimasto impressionato dalle sue condizioni", avrebbe raccontato. Secondo quanto riporta il Corriere della sera, Putin era "sostenuto da due persone" e pareva "molto affaticato". Al punto da ricordare a D'Alema "Silvio Berlusconi nell'ultimo periodo", ovvero quando la malattia che aveva colpito il fondatore di Forza Italia si aggravò, portandolo alla morte.
In realtà, dalle foto circolate il giorno della parata, Putin non sembrava particolarmente in difficoltà. Ma, come dicevamo, sulle condizioni del leader russo si sono rincorse molte voci diverse. C'è chi gli ha attribuito un tumore al sangue, chi al pancreas e ancora, chi ha ipotizzato che lo zar fosse affetto dal morbo di Parkinson o colpito dalla sindrome di Cushing.
Ad oggi rimangono dicerie, nessuna di queste indiscrezioni è mai stata confermata, ma la questione finora ha destato molta curiosità. Le condizioni di salute di Putin sarebbero così interessanti anche per i servizi segreti di alcuni Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, che avrebbero più volte cercato di entrare in possesso di tracce biologiche del presidente, a partire da feci e urine. Sarebbe anche per questo motivo che nei suoi spostamenti Putin viene costantemente seguito dalla scorta, che tra i suoi difficili compiti avrebbe pure quello di "ripulire" ogni traccia genetica dello zar.