D’Alema contro Renzi: “Sputa sul passato per far finta di essere grande”

Sono state molte le critiche all’intervento di Matteo Renzi al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini. A queste si è aggiunta quella, durissima, di Massimo D’Alema, che, conversando con i giornalisti a margine della Festa dell’Unità di Milano, ha commentato alcuni passaggi dell’intervento di Renzi dal palco di Rimini. Se il Presidente del Consiglio in carica aveva spiegato di considerare i ritardi dell’Italia come risultato anche del ventennio di “berlusconismo e antiberlusconismo in cui è andata in scena una “permanente rissa ideologica”, D’Alema mostra di non aver affatto gradito.
“Alcune politiche dell’Ulivo sono ancora un punto di riferimento”, argomenta l’ex parlamentare, aggiungendo: “Berlusconi lo abbiamo combattuto e non abbiamo affatto perso tempo”. In generale, sottolinea, “non dico che bisogna sempre ispirarsi al passato ma nemmeno sputarci sopra per far finta di essere grandi”. Anche perché non è affatto detto che la linea di Renzi paghi in termini di consenso: “Siamo ancora il primo partito, ma i sondaggi ci danno al 30 percento e ci siamo persi per strada due milioni di voti”. A costare, secondo D’Alema, è una sorta di ambiguità di fondo: “Noi andremo alle elezioni con Alfano, Cicchitto e Verdini o cercheremo di ricostruire il centrosinistra?”. E infine avverte: “Quello con i conservatori è un abbraccio mortale, lo si è visto con i socialisti greci”.