Crollo ponte a Genova, Autostrade per l’Italia: “Non era pericoloso”. Ma sui social è polemica

Le cause del crollo di parte del viadotto Polcevera sull'A10, a ovest del centro di Genova, "saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi". Lo fa sapere Autostrade per l'Italia in una nota, nella quale si legge anche che "sulla struttura – risalente agli anni '60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione".
"I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova", hanno aggiunto. In un'intervista rilasciata al Gr1, l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci ha smentito la notizia circolata in queste ore, secondo cui il potuto sarebbe dovuto essere chiuso perché considerato pericoloso: "Non mi risulta ma se lei ha della documentazione me la mandi. In ogni caso non è così, non mi risulta", ha detto rispondendo al giornalista. Rispondendo poi ad una domanda sugli interventi di manutenzione, considerate il vero ‘vulnus' delle autostrade italiane, ha aggiunto: "Non è così e tutti gli indicatori lo confermano. Però dire queste cose in questo momento, è fuori luogo". Lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha puntato il dito contro Autostrade per l'Italia: "Dalle verifiche fatte attraverso i tecnici del ministero, la manutenzione compete ad Autostrade, la manutenzione a qualsiasi livello compete ad Autostrade, compete ai tecnici del ministero seguire gli interventi straordinari".
Ma le dichiarazioni di Autostrade per l'Italia hanno suscitato polemiche sui social. "Quanti devono morire prima che #autostrade per l'Italia si decida a sistemare ponti e raccordi autostradali? Con quello che vi fate pagare poi…" scrive un utente su Twitter.
"Mi viene da piangere a vedere auto e tir precipitati nel vuoto insieme a tonnellate di cemento. Spero che i mezzi rimasti sopra siano riusciti a tornare indietro e che non cedano altri piloni. Prima Bologna ora Genova, per Autostrade per l'Italia ci sarà un gran da fare", recita un altro tweet.
"A Genova erano in corso lavori di manutenzione. Fa paura. Vogliamo risposte", e ancora "Che il capo della Protezione civile Borrelli dica che è stato dato mandato ai tecnici di Autostrade per l'Italia di valutare la stabilità delle altre parti del ponte non mi lascia particolarmente sereno".
E poi c'è chi attacca duramente: "Autostrade per l'Italia gestisce le autostrade dal 2002. La società fa parte del gruppo Atlantia, che ne possiede il 100% del capitale sociale di cui il principale azionista è la famiglia Benetton. In un Paese normale scatterebbero subito le manette insieme alle sanzioni".
Un altro utente su Twitter ha postato uno screenshot preso dal sito di Autostrade per l'Italia, in una schermata dal titolo "Chi siamo", e scrive: "Manca il siamo degli incapaci. La magistratura speriamo possa dire se siete anche degli assassini".
"Due cose sulla tragedia di Genova del Ponte Morandi: 1 – Autostrade per l'Italia spieghi come poteva considerare non in pericolo crollo un ponte che aveva passato la sua ‘vita' strutturale; 2 – Destra e Sinistra che si attaccano tra loto su speculazioni ed altro: Statevene zitti, Genova piange!", denuncia un altro cittadino.
Su Facebook c'è chi attacca direttamente Castellucci: "Non gli risulta (che dovesse essere chiuso ndr) e quindi il ponte è crollato per quattro gocce d'acqua? Ma una mano per la coscienza, queste persone, prima di rispondere, non se la danno?".
"‘Non mi risulta che il ponte fosse pericoloso' fa sapere l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci. Però bisognava pregare che non piovesse", è il contenuto di un altro tweet polemico.