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Crocetta promette: “Da oggi via libera all’abolizione delle province siciliane”

Il Presidente della Regione Sicilia promette che abolirà le province, ma dimentica che esse sono regolate dalla Costituzione e non basterà un decreto legge.
A cura di Davide Falcioni
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Elezioni Sicilia  2012

Ospite della trasmissione di Massimo Giletti L'Arena, il presidente della Regione Sicilia ha detto: "A partire da domani (oggi, per chi legge, ndr) aboliremo le Province. La mia Giunta, in tal senso, approverà una proposta di legge. La Sicilia sarà la prima regione d’Italia che le taglierà dando spazio ai liberi consorzi di Comuni”. Il governatore, inoltre, analizzando la situazione politica che si è venuta a determinare in Italia dopo le elezioni politiche, ha affermato: "Tutta l'Italia guarda il modello politico della Sicilia e magari dalla Sicilia stessa, ripartirà una nuova Italia. E' impensabile un governo che nasca dall'accordo tra Pd e Pdl. Sarebbe l'ennesimo inciucio che servirà solo al mondo della finanza. Noi invece vogliamo risposte concrete per i giovani, i disoccupati e le imprese". Crocetta non spiega però che la riforma delle province ha un profilo di incostituzionalità, essendo esse regolate dalla "magna carta" e quindi non sopprimibili con un semplice decreto legge.

Del taglio alle province si parla da tempo come di una necessità ormai improrogabile. Ma quanto costano questi enti intermedi? Le Province siciliane sono nove colossi che costano 700 milioni di euro all'anno. Presidenti, assessori e consiglieri formano un esercito di 350 unità che percepiscono ricche indennità: il presidente della Provincia di Palermo, per esempio, incassa un mensile di 8.459 euro, il vice 6.334 mentre gli assessori prendono 5.948 euro e i consiglieri poco più di 2.500 euro. Inoltre lo Stato spende per le Province siciliane 295 milioni, il trasferimento più imponente in Italia. Il personale rappresenta quasi il 50 per cento della spesa corrente per un totale di 244 milioni annui, secondo i dati Istat del 2009. Tra il 2007 e il 2010 ogni siciliani ha pagato di tasse destinate alle Province 60,93 euro. Ammonta  a oltre 4 milioni la spesa sostenuta per i trecento e passa consulenti contrattualizzati nel 2011.

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