Cos’è il certificato delle competenze che il ministro Bianchi vuole introdurre per i sedicenni

Un certificato quando si conclude il periodo di obbligo scolastico. L'idea è del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che però non trova conferme concrete a viale Trastevere. "È necessario far sì che il termine dell’obbligo scolastico coincida con l’ottenimento di un certificato", ha annunciato Bianchi ieri, durante l'audizione in commissione Cultura alla Camera dei deputati, nell'ambito dell'esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In sostanza, secondo il ministro, quando finisce l'obbligo scolastico gli studenti devono ricevere un attestato che descriva le competenze acquisite.
Il ministro, durante il suo intervento, ha fatto il punto su quanto si sta facendo per la scuola e l'istruzione: "Sugli investimenti sulle competenze stiamo lavorando moltissimo sulla riduzione dei divari e sulla lotta alla dispersione scolastica – ha spiegato – Abbiamo fatto un’analisi dettagliatissima, scuola per scuola quasi". Per Bianchi le competenze sono al centro del disegno riformatore che parte dai fondi in arrivo con l'attuazione del Pnrr.
Poi Bianchi si è concentrato sulla questione dell'obbligo scolastico: "Un tempo era a 14 anni, alla fine del ciclo – ha ricordato – l’abbiamo spostato a 16, ma la conclusione del ciclo didattico è a 18 anni". Insomma, secondo il ministro questa "discrepanza" va assolutamente evitata: "Dobbiamo riuscire ad avere comunque un riconoscimento nel momento in cui si conclude l’obbligo, altrimenti perde di significato".
Al momento, però, al Ministero dell'Istruzione non risulta che ci siano provvedimenti in vista – a breve o lungo termine – per inserire la novità annunciata da Bianchi. Si tratta, secondo fonti di viale Trastevere contattate da Fanpage.it, di un'ipotesi che ad oggi non è in campo, né ci si sta lavorando. Insomma, è un'idea lanciata dal ministro. Bisognerà capire se si concretizzerà in qualche modo.