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Cosa prevede il nuovo Codice di Piantedosi per i locali e cosa cambia per i clienti

Il ministero dell’Interno ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto contenente le nuove linee guida per la sicurezza all’interno di bar, discoteche e locali. Vediamo quali sono le novità e che cosa cambia per clienti e gestori.
A cura di Giulia Casula
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Nuove regole per i frequentatori di bar, discoteche, alberghi e locali. Il ministero dell'Interno ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto contenente le nuove linee guida per la "prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica all'interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici".

Dal Viminale precisano che si tratta di disposizioni facoltative, non obbligatorie, a cui si potrà aderire su base volontaria e "senza nuovi costi per gli operatori", assicurano. Di per sé dunque non cambierà granché per i clienti ma le nuove regole hanno già fatto discutere.

Nel dettaglio le linee guida riguardano bar, discoteche, stabilimenti balneari,  strutture ricettive, sale giochi e qualsiasi altro locale che fornisca intrattenimento. Il decreto delinea la figura "dell'avventore modello" che rispetta tutte le disposizioni indicate nel Codice, tra cui: non introdurre armi improprie e sostanze stupefacenti; non fare uso di spray urticanti; non somministrare bevande alcoliche che non siano quelle dello stesso locale; non deturpare gli arredi o i dispositivi antincendio presenti nel locale.

Il cliente modello non dovrà neppure ostacolare le uscite di sicurezza, né abbandonare rifiuti o residui del cibo e delle bevande consumate all'interno del locale. E ancora evitare comportamenti molesti che possano infastidire in qualche modo gli altri presenti. Il Codice, con tutte le norme, dovrà essere affisso in modo ben visibile all'interno del bar in questione e allo stesso modo, dovrà poter essere consultabile anche sul sito web dell'esercizio.

Ma non sono solo i clienti a dover rispettare i nuovi dettami. Le regole toccano anche gli esercenti, che sono tenuti ad attuare misure per scoraggiare l'illegalità e mettersi a disposizione delle forze dell'ordine, con tutti gli strumenti necessari, nelle eventuali attività di identificazione di responsabili di violazioni all'interno o nei pressi del locale.

I gestori dovranno quindi dotarsi di sistemi di videosorveglianza che riprendano gli accessi e le uscite di sicurezza, garanire un'illuminazione sufficiente nelle "aree in cui l'attività economica viene esercitata"(ad esempio le casse) e preoccuparsi di identificare i soggetti minori per evitare, ad esempio, la somministrazione di bevande alcoliche.

Non solo, saranno anche tenuti a segnalare eventuali situazioni che possano turbare l'ordine pubblico e individuare un "referente della sicurezza per il locale" che dovrà collaborare con gli agenti di polizia.

Le linee guida saranno declinate attraverso degli accordi territoriali che prevedono, tra le altre cose, dei premi per gli esercenti più virtuosi. Chi vi aderirà e adotterà tutti comportamenti previsti potrà evitare di incorrere nella sospensione o nella revoca della licenza in caso disordini nel locale. Tuttavia le nuove regole, che puntano a combattere l'illegalità e rafforzare la sicurezza, hanno già scatenato le ire degli esercenti, che hanno ritenuto il Codice voluto da Piantedosi "inaccettabile" perché scarica sulle loro spalle "responsabilità che spettano allo Stato".

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