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Cop 28, il Papa: “Basta soldi a guerre e armi, usiamoli per fermare la fame e la crisi del clima”

La proposta di Papa Francesco arriva alla Cop28, conferenza Onu sul clima: usare i soldi delle spese militari per un fondo mondiale contro la fame e il cambiamento climatico. Il Pontefice ha detto che la crisi del clima mostra il “delirio di onnipotenza” degli uomini nello sfruttamento del pianeta.
A cura di Luca Pons
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Basta finanziamenti alle guerre, all'acquisto di armi e alle altre spese militari: quelle risorse vengano utilizzate per creare un vero e proprio Fondo mondiale per eliminare la fame e contrastare il cambiamento climatico. Lo ha proposto Papa Francesco, intervenuto alla Cop 28 (conferenza dell'Onu sul clima). Il Pontefice non ha parlato di persona a causa dei recenti problemi di salute, ma ha inviato un messaggio scritto che è stato letto a Dubai dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

"Purtroppo non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perché l'ora è urgente", ha scritto il Papa:"La devastazione del creato è un'offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull'essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni".

Il Pontefice ha ricordato che "i cambiamenti climatici in atto derivano dal surriscaldamento del pianeta, causato principalmente dall'aumento dei gas serra nell'atmosfera, provocato a sua volta dall'attività umana, che negli ultimi decenni è diventata insostenibile per l'ecosistema". E ha sottolineato che la "ambizione di produrre e possedere" ha portato a uno "sfruttamento sfrenato dell'ambiente". Quindi, secondo il Papa, "il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza".

Per risolvere questa crisi mondiale, l'ostacolo sono i nazionalismi, ha detto ancora il Pontefice: "Assistiamo a posizioni rigide se non inflessibili" dei singoli Paesi, "che tendono a tutelare i ricavi propri e delle proprie aziende, talvolta giustificandosi in base a quanto fatto da altri in passato, con periodici rimpalli di responsabilità". Ma "la via d'uscita è quella che state percorrendo in questi giorni, quella del multilateralismo". Perché "il compito a cui siamo chiamati oggi non è nei confronti di ieri, ma nei riguardi di domani; di un domani che, volenti o nolenti, o sarà di tutti o non sarà".

Così, è arrivata la proposta: "Quante energie sta disperdendo l'umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo: conflitti non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno. Rilancio una proposta: con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico".

Infine, Papa Francesco ha chiarito che la Cop28 dovrebbe portare a impegni che siano "efficienti, vincolanti e facilmente monitorabili". Gli ambiti su cui lavorare dovrebbero essere soprattutto quattro: "L'efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l'eliminazione dei combustibili fossili, l'educazione a stili di vita meno dipendenti da questi ultimi".

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