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Conte dice che torna a parlare con Letta, ma solo se il Pd abbandona l’agenda Draghi

Conte dice che potrebbe tornare a parlare con il Pd “in un contesto diverso e in una prospettiva politica diversa, dove non si parla più di agenda Draghi, dove non si esprime questa vedovanza…”.
A cura di Annalisa Girardi
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Mancano ormai pochissimi giorni alle elezioni. E se gli equilibri durante questa campagna elettorale sono stati chiari, non è altrettanto chiaro cosa faranno i partiti dopo il voto. Più volte, ad esempio, è stato chiesto alle direzioni di Partito democratico e Movimento Cinque Stelle se ci fossero margini, dopo il 25 settembre, per recuperare il progetto progressista a cui entrambe le parti avevano lavorato negli ultimi anni. L'ultimo a fare chiarezza in materia è stato Giuseppe Conte, che in un'intervista a Porta a Porta che andrà in onda questa sera ha affermato che si potrebbe riaprire alla possibilità di un'intesa, a patto che i dem la smettano di parlare di agenda Draghi.

"Ormai appartiene al passato, alle scelte irrazionali e irragionevoli di Letta e di questo Pd, quindi non ci ritornerei su. Ovviamente in un contesto diverso, in una prospettiva politica diversa, una progettualità del Pd diversa dove non si parla più di agenda Draghi, dove non si esprime questa vedovanza…", ha detto il leader M5s. Per poi aggiungere: "La prospettiva futura non mi interessa ipotecarla. Io dico ai cittadini che se votano per noi realizzeremo il nostro programma, come nel 2018, quando abbiamo realizzato l'80% del nostro programma, un record storico. Adesso miriamo allo stesso obiettivo".

Sempre oggi, a Pomeriggio Cinque, Conte aveva detto: "Il Pd? Li lasciamo folgorati sulla via di Draghi, la nostra via è quella dei cittadini. Continueremo a lavorare peri cittadini in modo orgoglioso, da soli, con un progetto coerente". Per poi aggiungere che anche in caso di vittoria del centro destra "non accetto di fare strategie con questo gruppo dirigente del Pd: non ci sono le possibilità, non c'è più fiducia".

Intanto, dopo il tour elettorale per tutto il Paese, Conte si prepara a chiudere domani la campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle a Roma. Non è ancora chiaro se parteciperà via collegamento anche il fondatore Beppe Grillo. Sicuramente ci saranno tanti big Cinque Stelle, anche parlamentari uscenti non più candidabili per via del vincolo del doppio mandato.

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