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Conte al Pd: “M5s pronto a dialogo, se agenda dem sarà progressista. No a campo largo con Terzo polo”

Giuseppe Conte torna a parlare di una possibile intesa con gli ex alleati del Partito democratico. Lo fa presentando la candidata del M5s in Lazio, dove assicura non ci sia stata alcuna ripicca verso i dem.
A cura di Annalisa Girardi
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Movimento Cinque Stelle e Partito democratico si presenteranno con due diversi candidati alle elezioni regionali in Lazio. Ma per Giuseppe Conte la corsa in solitaria non è stata una ripicca nei confronti dei dem, gli ex alleati con cui l'intesa è naufragata insieme al governo Draghi. "Noi non abbiamo pregiudiziali, la nostra non è stata una ripicca. Non c'è stata nessuna reazione istintiva o emotiva: facciamo politica guardando al bene dei cittadini. Lo dimostra il fatto che in Lombardia corriamo con il Pd, che ha scelto con noi di spegnere gli inceneritori, abbandonare le tecnologie obsolete e guardare al futuro nell'ottica della transizione ecologica", ha detto il leader dei Cinque Stelle durante la conferenza stampa per presentare la candidata del Movimento in Lazio, Donatella Bianchi.

Conte ha anche spiegato di aver aperto le porte al Pd, che però ha risposto presentando il proprio candidato, cioè Alessio D'Amato. Una figura che, ha sottolineato Conte, è ben vista anche dal Terzo Polo: "Sappiamo come è andata. Al nostro appello ci è stato risposto un minuto dopo con una candidatura. Non trovavano un accordo tra le correnti e poi c'è stata una netta convergenza sulla candidatura individuata dal duo Renzi – Calenda".

L'ex presidente del Consiglio ha poi ripreso a parlare dei democratici, auspicando che trovino una linea chiara nel congresso del partito e con la nuova leadership, che verrà decisa dalle primarie del 26 febbraio. "Invito il Pd ad affrontare il percorso congressuale chiarendo in particolare quale traiettoria politica intravedono, in particolare con riferimento alle altre forze politiche".

In tal senso, ha poi esplicitato Conte, il Pd deve capire con chi ha intenzione di stringere alleanze e su che fronte lavorare. Sicuramente il Movimento, ha spiegato, non è aperto ad accordi con il Terzo polo: "Non vorrei che ipotizzassero di nuovo un campo largo pensando che il M5S possa lavorare con loro insieme ad Italia Viva e Azione. Il nostro programma riformista non può avere nulla a che vedere con il programma di Azione e Italia viva. Non vorrei che alla fine avessero fatto un congresso per nulla, perché noi con quella visione non abbiamo nulla a che fare".

Infine, parlando della nuova leadership dem, ha concluso: "Non scendo sul terreno dei nomi, dico solo che il dialogo con il M5s può esserci se ci sarà la convinta adesione ad un'agenda progressista".

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