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Come cambiano le bollette nel 2024 con il passaggio al mercato libero tra prezzi e tutela graduale

Dal 10 gennaio 2024 cesserà il mercato tutelato delle bollette elettriche, e da aprile tutti dovranno entrare nel mercato libero dell’energia. Chi non lo fa sarà inserito nel servizio a tutele graduali, che durerà per tre anni. Ecco chi è interessato dal passaggio e come cambierà la bolletta.
A cura di Luca Pons
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Immagine di repertorio
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Dal 10 gennaio 2024 non esisterà più il mercato tutelato per le bollette dell'elettricità, che è quello in cui i prezzi vengono decisi e comunicati dall'Arera (Autorità per energia, reti e ambiente). Entro quella data, quindi, chi ancora non l'ha fatto dovrà passare a un regime di mercato libero, in cui il costo delle bollette è deciso dai fornitori. Non ci sarà l'obbligo di farlo immediatamente, però: per chi non completa il passaggio partirà un "servizio a tutele graduali" (Stg), che potrà durare fino a quattro anni.

Chi deve cambiare tipo di mercato per le bollette nel 2024

Il cambiamento interesserà tutte quelle persone la cui bolletta indica che si trovano nel "servizio di maggior tutela", e non nel "mercato libero dell'energia". La dicitura è riportata nella prima pagina della bolletta, con una scritta piuttosto visibile, come da obbligo di legge.

Dal 10 gennaio 2024 in poi, chi si trova nel mercato tutelato cambierà regime. Il mercato tutelato per come funziona oggi smetterà di esistere, e ci saranno due possibilità: passare al mercato libero, oppure accettare di entrare nel servizio a tutele graduali per un certo periodo.

Nei prossimi mesi, tra settembre 2023 e marzo 2024, i fornitori saranno comunque obbligati a inviare almeno due informative, allegate alle bollette, ai propri clienti che al momento si trovano nel mercato tutelato. Questo garantirà che chi deve effettuare la transizione sia informato sulle sue condizioni.

Cosa succede a chi non passa al mercato libero

Non c'è l'obbligo di passare immediatamente al mercato libero, e non c'è il rischio che la propria fornitura di luce venga tagliata se non si effettua questo passaggio entro il 10 gennaio 2024. Chi arriva a questa data senza aver scelto un fornitore del mercato libero verrà inserito nel servizio a tutele graduali.

Il servizio scatterà dal 1 aprile 2024 e avrà una durata massima di quattro anni. Nell'ultimo anno però (quindi dal 1 aprile 2027) sarà unicamente un servizio di ultima istanza per famiglie, Pmi e microimprese.

Almeno sei mesi prima che scada il periodo di servizio a tutele graduali, arriverà un'altra comunicazione. Il fornitore dovrà far sapere ai propri clienti che sta per arrivare la scadenza entro cui passare definitivamente al mercato libero. A quel punto, i clienti dovranno decidere se rimanere con lo stesso fornitore (ma adesso a condizioni di mercato libero) oppure passare a un'altra azienda. Se non arriverà nessuna indicazione dal cliente, il fornitore resterà lo stesso.

Per facilitare la scelta, Arera ha già lanciato il suo Portale offerte, che permette di confrontare i prezzi proposti da vari operatori del settore, in base alla zona in cui si abita e ai servizi a cui si è interessati. Il portale si applica sia alle famiglie che alle piccole imprese, e vale anche per le offerte sul gas.

Come cambia il prezzo delle bollette con il servizio a tutele graduali

Il servizio a tutele graduali, o Stg, sarà una ‘via di mezzo' tra mercato tutelato e mercato libero. Il cliente sarà assegnato a un operatore (i fornitori saranno scelti con una serie di aste, una per ogni area del Paese), e le condizioni saranno simili a quelle che adesso si chiamano offerte Placet. In questi casi il prezzo è deciso dal fornitore e viene rinnovato ogni 12 mesi, ma le condizioni contrattuali (pagamenti a rate, garanzie…) e la struttura di prezzo (cioè i costi aggiuntivi) vengono decisi dall'Arera. Il prezzo finale per gli utenti sarà unico in tutta Italia.

Quali eccezioni ci sono nel passaggio al mercato libero

Alcune fasce della popolazione avranno un trattamento diverso, e non avranno obbligo di passare al mercato libero. Quanto detto finora, infatti, si applica a coloro che non rientrano nella categoria dei "vulnerabili". Per legge, fa parte di questo gruppi chi si trova in condizioni economiche svantaggiate, oppure ha gravi problemi di salute che richiedono apparecchiature mediche che consumano molta elettricità. Ma anche le persone over 75, le persone con disabilità e chi risiede in case di emergenza dopo una calamità naturale.

I cosiddetti "vulnerabili", comunque, sapranno subito che rientrano nella categoria. I fornitori, infatti, dovranno inviare due comunicazioni (allegate alle bollette) tra settembre 2023 e marzo 2024. Queste comunicazioni saranno diverse per i clienti vulnerabili e per quelli non vulnerabili.

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