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Covid 19

Come andremo in discoteca, le regole del Cts: riaprono solo quelle all’aperto con capienza al 50%

Il Comitato tecnico-scientifico ha fornito il suo parere al governo sulla riaperture delle discoteche, indicando le regole da rispettare per la ripartenza di queste attività: potranno riaprire solamente le discoteche all’aperto, con una capienza massima al 50% e l’accesso sarà riservato soltanto a chi è in possesso di green pass.
A cura di Stefano Rizzuti
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Le discoteche possono riaprire, ma solo all’aperto e con una capienza ridotta al 50%. Sono queste le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, fornite in risposta al governo sull’ipotesi di riaprire le discoteche in zona bianca. Come si legge nel parere, il Cts indica che le attività devono essere “limitate ai contesti che possano garantire lo svolgimento esclusivamente all’aperto”. Per l’ingresso in discoteca servirà il green pass, che non potrà essere sostituito da autocertificazione. Per quanto riguarda le presenze, non potranno superare il 50% della capienza massima, considerando anche il personale dipendente. Gli esperti del Cts, comunque, ricordano come le discoteche restino tra i luoghi considerati “a maggior rischio di assembramento e trasmissione del virus”, motivo per cui “è necessario adottare comportamenti responsabili e tali da ridurre il rischio di trasmissione”.

La riapertura delle discoteche per il Cts

Il Cts non ha indicato una data per la riapertura, compito che spetta alla politica. Per formulare il suo parere il Comitato tecnico-scientifico è partito da una serie di considerazioni preliminari, legate soprattutto al rischio di diffusione della variante Delta: “Il quadro epidemiologico attuale sia caratterizzato da una circolazione contenuta del virus SARS-CoV-2 nel territorio nazionale ma allo stesso tempo stia emergendo progressivamente la variante delta che secondo ECDC è destinata diventare dominante nei paesi europei nei mesi estivi. Quest'ultima è caratterizzata da una capacità di trasmissione significativamente più alta rispetto alla variante Alfa e richiede, per ottenere un'efficace protezione, il completamento dell'intero ciclo vaccinale”.

Per il Cts il problema delle discoteche è che sono un luogo tra quelli “a maggior rischio di trasmissione e come anche nel passato recente sia stato confermata questa tipologia di rischio”. C’è poi un altro aspetto sottolineato dal Cts, riguardante gli utenti delle discoteche: “Gli utenti di queste tipologie di attività in larga parte appartengono alle fasce di età più giovani che allo stato attuale sono tra quelle con le coperture vaccinali più basse in particolare se ci si riferisce al ciclo vaccinale completo e rappresentano anche i soggetti intrinsecamente più suscettibili a diffondere la variante Delta caratterizzata da maggior capacità infettante rispetto alle varianti attualmente in circolazione”.

Come riapriranno le discoteche: quali saranno le regole

Il Cts fissa anche dei paletti, spiegando quali sono i protocolli da rispettare. La prima limitazione riguarda il contesto: è consentito lo svolgimento solo all’aperto. L’ingresso è limitato ai possessori della certificazione verde, mentre non è possibile superare il 50% della capienza massima, comprendendo anche il personale di servizio e dipendente. Non può accedere alle discoteche chi ha una temperatura superiore ai 37,5 o sintomi riconducibili al Covid. Deve essere garantita la tracciabilità degli utenti presenti. Per quanto riguarda le attività di ristorazione e bar all’interno delle discoteche, devono essere soggette alle regole valide per il settore della ristorazione.

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