Chi voterà Mattarella al quarto scrutinio (SCHEDA)

L’ora della verità arriverà nella tarda mattinata di sabato, con il quarto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica che dirà se l’operazione di Matteo Renzi, quella di imporre a maggioranza il nome di Sergio Mattarella al Quirinale, avrà avuto successo. Del resto il Presidente del Consiglio ha scelto di giocarsi una partita complessa, optando per un candidato “estraneo” al patto del Nazareno che non incontra i favori di parte consistente della stessa maggioranza parlamentare che sostiene il Governo, ma che dovrebbe aver ricompattato il Partito Democratico e “ripristinato” (temporaneamente) l’alleanza con Sinistra Ecologia e Libertà.
Cosa accadrà nel segreto delle cabine elettorali è come sempre una mezza incognita. La partita è decisiva e proprio per questo non sono da escludersi ripetizioni di quanto già visto in passato, con giochetti di corrente, piccole manovre “tattiche” e la comparsa dei “misteriosi ma onnipresenti” franchi tiratori. Per ora possiamo fare affidamento solo sui numeri di base, ovvero gli equilibri “a bocce ferme” nella platea dei grandi elettori e le posizioni ufficiali delle forze politiche. Al quarto scrutinio basteranno 505 voti e, sulla carta, Mattarella dispone di almeno 552 consensi “certi”. Eccoli nel dettaglio:
Teoricamente, insomma, la candidatura Mattarella potrebbe essere bruciata solo se si materializzassero oltre 50 franchi tiratori. A differenza di quanto accaduto nel 2013 con Prodi, però, tale scenario è tutt'altro che probabile, per una serie di ragioni. In primo luogo, per la stessa natura della candidatura, la minoranza del Partito Democratico ha tutti i motivi per votare Mattarella; in seconda battuta vanno considerati i tanti distinguo all'interno della galassia centrista sul nome indicato da Renzi, con "consensi sparsi" che sembrano destinati a rafforzare la sua posizione; infine ci saranno, è cosa nota, anche "franchi tiratori al contrario", ovvero appartenenti a partiti che ufficialmente si oppongono all'elezione del membro della Corte Costituzionale. Gli obiettivi di quest'ultimo gruppetto sono in effetti diversi e non sempre coincidenti: si va dall'impedire che si concretizzi una crisi di Governo, alla volontà di approfondire il solco fra Renzi e Berlusconi, fino ad arrivare ai regolamenti di conti interni.
Resta poi da capire come si muoveranno gli ex 5 Stelle (oltre 30 grandi elettori) e come cambieranno gli equilibri interni ai due gruppi misti. Del resto la platea dei grandi elettori è molto "articolata":