Chi sono i candidati alle elezioni nelle Marche 2025: nomi e liste alle regionali

Manca pochissimo alle elezioni regionali nelle Marche 2025. Domenica 28 settembre e lunedì 29 i cittadini marchigiani saranno chiamati alle urne per scegliere il Presidente di Regione e rinnovare il Consiglio comunale. Si vota dalle 7 alle 23 domenica e dalle 7 alle 15 lunedì. I candidati alle Regionali sono in tutto sei: il governatore uscente Francesco Acquaroli (centrodestra), l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci (centrosinistra), Lidia Mangani (Pci), Claudio Bolletta (Democrazia sovrana e popolare), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo). Vediamoli nel dettaglio.
Il governatore del cdx Francesco Acquaroli cerca la riconferma

Francesco Acquaroli cerca la riconferma dopo il primo mandato alla guida della Regione. Il governatore, cinquant'anni, di Fratelli d'Italia, è appoggiato dagli altri partiti di centrodestra, Forza Italia e Lega e dalle liste: Unione di Centro, Base Popolare, Civici Marche e Marchigiani con Acquaroli. Prima consigliere comunale, poi sindaco, Acquaroli ha una lunga esperienza alle spalle nella politica locale. Muove i primi passi nel consiglio comunale di Potenza Picena (vicino ad Ancona), di cui diventa sindaco nel 2014. È stato anche deputato alla Camera, dal 2018 al 2020, quando si è candidato alle elezioni regionali, vincendole.
Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato del centrosinistra

Il candidato del centrosinistra è Matteo Ricci (51 anni), attualmente europarlamentare del Partito democratico. È appoggiato di partiti del campo largo (Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva e Azione) assieme alle liste Progetto Marche, Avanti con Ricci, Pace Salute Lavoro e Matteo Ricci Presidente. Come Acquaroli anche Ricci vanta una lunga carriera politica iniziata verso la fine degli anni 90, come consigliere comunale di Pesaro, la sua città natale, di cui diventerà sindaco nel 2014, per poi essere riconfermato nel 2019. Nel 2024 è stato eletto al Parlamento Europeo con il Pd (di cui è stato anche vicepresidente). A luglio è stato indagato nell'inchiesta "Affidopoli" relativa al sistema degli affidamenti pubblici del comune di Pesaro per fatti avvenuti durante il suo mandato da sindaco.
Chi è Lidia Mangani, candidata con il Partito comunista italiano

Lidia Mangani è la candidata del Partito comunista italiano. Insegnate e dirigente scolastica, ora è in pensione e vive ad Ancona. Da anni è attiva nella politica locale, come consigliera comunale, appoggiata prima da Rifondazione comunista, di cui ha fatto parte, e poi da Comunisti italiani.
Claudio Bolletta corre con Democrazia Sovrana e Popolare

Claudio Bolletta è appoggiato da Democrazia sovrana e popolare. 68 anni, Bolletta è un imprenditore originario del comune di Monsano, in provincia di Ancona. Oggi vive a Chiaravalle dove ha lavorato nel settore della sicurezza. In passato ha militato nel Psi, mentre oggi si candida come alternativa ad Acquaroli con il partito di Marco Rizzo.
La lista ‘anti-sistema' di Beatrice Marinelli

Beatrice Marinelli si candida con la lista antisistema Evoluzione della Rivoluzione (Edr). 42 anni, originaria di Jesi, vive a Civitanaova Marche ed è un imprenditrice, Laureata in economia alla Bocconi, è stata attiva nei comitati civici e nei movimenti per la tutela della sanità pubblica e dei diritti civili. In particolare, ha co-fondato il "Comitato Pro Ospedali Pubblici delle Marche" e ha fatto parte del movimento nazionale "E Ora Basta Italia!", contrario alle limitazioni imposte durante l'emergenza sanitaria.
Francesco Gerardi, candidato con Forza del Popolo

Francesco Gerardi è sostenuto da Forza del Popolo, partito noto per le sue posizioni vicine ai No Vax. Classe 1977, Gerardi è giornalista e professore di filosofia e storia al liceo. Si candida con un partito che si definisce "né di destra, né di sinistra, né tantomeno di centro", che "non fa della democrazia diretta un feticcio, come i grillini, e non si considera un movimento anti-politico, ma crede solo alla democrazia rappresentativa e considera l’anti-politica come l’arma finale del Sistema", si legge sul sito ufficiale.