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Manovra 2025

Chi ci guadagna con il taglio del cuneo fiscale nel 2025 e come cambiano le buste paga

Il nuovo taglio del cuneo fiscale inserito nella manovra 2025 conferma in buona parte gli aumenti che sono già in vigore. A chi incassa tra i 20mila e i 32mila euro all’anno arriveranno mille euro annuali in più in busta paga. Ma ci sono delle novità: cambia il meccanismo per stabilire gli importi, e sopra i 20mila euro c’è chi potrebbe essere penalizzato.
A cura di Luca Pons
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Il governo Meloni, con la manovra per il 2025, ha deciso di dedicare la maggior parte dei soldi a sua disposizione al rinnovo del taglio del cuneo fiscale, che diventa strutturale e cambia funzionamento. Il testo della legge di bilancio ha ricevuto molte critiche, soprattutto per gli scarsi investimenti sulla sanità, e ora che la norma è in Parlamento potrebbero arrivare delle novità. Ma ciò che sicuramente non cambierà è proprio il taglio del cuneo, su cui l'esecutivo ha puntato molto.

Per la maggior parte dei lavoratori dipendenti cambierà poco in busta paga: saranno sostanzialmente confermati gli aumenti già varati lo scorso anno, che valgono in media circa 80 euro al mese, e che senza un intervento sarebbero invece spariti. Ma ci sono comunque delle novità significative nel nuovo taglio. Ecco come funziona, chi ci perde e chi ci guadagna.

Cosa cambia per chi guadagna meno di 20mila euro all'anno: la simulazione

Chi ha redditi sotto i 20mila euro lordi, invece di ricevere un taglio dei contributi, otterrà direttamente una somma aggiuntiva in busta paga, su cui non pagherà le tasse. L'aumento sarà calcolato in percentuale del reddito complessivo:

  • il 7,1% per chi prende fino a 8.500 euro
  • il 5,3% per chi prende tra 8.500 e 15mila euro
  • il 4,8% per chi prende tra 15mila e 20mila

Per fare alcuni esempi concreti: si parla di 568 euro in più all'anno per chi ha un reddito di 8mila euro, 530 euro per chi ne incassa 10mila, 816 euro per chi ha un reddito da 17mila euro. Il guadagno, quindi, cresce man mano che ci si avvicina alla soglia dei 20mila euro annuali.

Rispetto a quest'anno, la differenza sarà leggera. Per chi incassa poco meno di 15mila euro non cambierà sostanzialmente nulla: l'aumento in busta paga resterà di circa 67 euro al mese. Per chi arriva a quasi 20mila euro, ma resta al di sotto della soglia, l'aumento passerà da 77 a 80 euro al mese circa. Anche in questo caso, quindi, si può parlare di una sostanziale conferma rispetto al 2024.

Le novità per le buste paga fino a 40mila euro annui

Per chi incassa tra i 20mila e i 40mila euro all'anno scatterà invece un meccanismo diverso. Non un taglio dei contributi, ma una detrazione Irpef di importo fisso. In questo caso, la detrazione dipenderà dal reddito complessivo, e non solo da quello da lavoro dipendente. Chi ha altre entrate oltre al proprio stipendio, quindi, sarà penalizzato rispetto a quest'anno. L'aumento fisso nel 2025 vale:

  • 1000 euro all'anno, per chi prende trai 20mila e i 32mila euro all'anno
  • una somma calante tra i 32mila e i 40mila euro di reddito

Il guadagno massimo, quindi, spetta fino ai 32mila euro di entrate complessive, e vale esattamente mille euro all'anno: 83,30 euro al mese, in linea con quanto ricevuto quest'anno.

Al di sopra di questa soglia si farà un calcolo piuttosto complesso (si legge nella legge di bilancio che l'aumento sarà uguale "al prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro"). Facendo anche in questo caso degli esempi concreti, si parla di 875 euro per chi guadagna 33mila euro all'anno, 625 euro per chi ne guadagna 35mila, e appena 125 euro per chi ne guadagna 39mila.

Chi rischia di essere escluso dal taglio del cuneo fiscale

Una differenza rispetto al taglio del cuneo in vigore quest'anno è quella che riguarda chi ha redditi sopra i 35mila euro. Infatti, nel 2024 il taglio era riconosciuto a chi aveva un reddito fino a questa soglia, e al di sopra veniva cancellato del tutto. Ciò significa che superare di poco i 35mila euro di reddito faceva ‘perdere' di fatto oltre mille euro all'anno, perché non si aveva diritto al taglio del cuneo.

Con il calo progressivo inserito dal governo in manovra, nel 2025 chi ha 35mila euro di reddito non dovrebbe vedere differenze significative in busta paga. Però chi si trova leggermente al di sopra sarà in una situazione migliore rispetto a quest'anno: avrà comunque accesso alla nuova detrazione, anche se con un importo ridotto.

Come detto, però, la misura considererà il reddito complessivo, e non solo quello da lavoro dipendente. Dunque chi ha altri tipi di entrate, anche ridotte, potrebbe trovarsi escluso dal taglio del cuneo. Oppure finire in una fascia più alta di reddito, e così ricevere meno soldi. Chi, ad esempio, incassa ogni mese l'affitto di una casa di proprietà, potrebbe perdere del tutto l'accesso alla misura e dover rinunciare ai mille euro annuali in busta paga.

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