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Caso Diciotti, Matteo Salvini: “I veri ostaggi sono gli italiani, non i migranti. Qui non arriveranno più”

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini torna a parlare della questione Diciotti e rivendica tutte le azioni poste in essere per bloccare lo sbarco dei 150 migranti salvati nel Mar Mediterraneo: “Ostaggi? Gli ostaggi sono stati gli italiani. Lo sono degli immigrati e dell’Europa, da troppo tempo. Con questo governo non lo saranno più. È finita un’epoca”.
A cura di Charlotte Matteini
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Il ministro dell'Interno Matteo Salvini non arretra di un millimetro e rivendica tutte le azioni intraprese per bloccare i 150 migranti presenti da giorno a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera e impedirne lo sbarco a Catania. In un'intervista concessa al Corriere della Sera, il capo del Viminale ha dichiarato di non considerare i migranti della Diciotti "degli ostaggi" ma anzi, al contrario, ha sostenuto che i veri ostaggi della vicenda sarebbero gli italiani: "Ostaggi? Gli ostaggi sono stati gli italiani. Lo sono degli immigrati e dell’Europa, da troppo tempo. Con questo governo non lo saranno più. È finita un’epoca". 

Ministro, che vuol fare? Gli immigrati sono attraccati a un molo italiano da giorni, come se ne esce? 
«Con un bell’aereo che arriva da una delle capitali europee all’aeroporto di Catania. Gli europei dimostreranno il loro cuore grande caricando tutti gli aspiranti profughi. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta con i giovani».

Oggi l’Europa si riunirà sul tema. Cosa direte?
«L’Europa deve sapere che il governo italiano è irritato. Basta con parole tante e risultati pochi. L’Ue si era impegnata a prendere 35mila immigrati: si sono fermati a 12 mila. Se la serietà è questa, non ci si può stupire che noi abbiamo deciso un punto fermo. Con le Ong ci siamo riusciti, ora dobbiamo costringere l’Ue a farsi carico di ciò che le spetta».

Proseguendo, il ministro dell'Interno spiega di essere intenzionato a fare pressioni sull'Europa: "Stiamo entrando nella discussione sul bilancio, in cui le decisioni richiedono unanimità. Per noi, l’unanimità Bruxelles non la vedrà neanche col binocolo. E non siamo gli unici. Alla faccia del Pd, non siamo certo soli. La maggior parte dei Paesi pretende lo stop all’immigrazione. A metà settembre ci sarà la riunione dei ministri dell’Interno europei, e lì lo si vedrà. Io, nei prossimi giorni, incontrerò Viktor Orban a Milano. Si dice che in base ai trattati, alle convenzioni, a Ginevra, noi non possiamo riportare gli immigrati indietro. Bene. Ma trattati e convenzioni si possono modificare". 

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