Caso Di Sarno, Cancellieri: “Il ministero ha fatto tutto quello che poteva”

Sulla vicenda di Vincenzo Di Sarno, il detenuto di Poggioreale malato terminale di tumore alle ossa, è intervenuto anche il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri – in visita ufficiale a Mosca – che ha assicurato: "Il ministero ha fatto tutto quello che poteva". Il 35enne, che secondo la madre verserebbe in condizioni disperate, si è rivolto nei giorni scorsi a Giorgio Napolitano chiedendo che gli venisse praticata l'eutanasia. Il Capo dello Stato non ha risposto nel merito, ma ha chiesto di "attivare anche dinanzi alla magistratura di sorveglianza la richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena carceraria a causa delle condizioni di salute" del detenuto. Ieri Rosa Labonia, magistrato di sorveglianza di Napoli, ha rigettato la richiesta di differimento pena presentata dai difensori di Vincenzo Di Sarno e ne ha disposto il ricovero in ospedale, segnalando che "non vi sono i presupposti per l’adozione di un provvedimento d’urgenza” dal momento che il soggetto non appare in immediato pericolo di vita e, peraltro, “rifiuta la terapia propostagli”. Il giudice ha comunque disposto il ricovero di Di Sarno in un ospedale "da individuarsi repentinamente a cura dell’amministrazione penitenziaria, sia sulla base della specializzazione oncologica della struttura, sia della rapida disponibilità al ricovero".
Il ministro Cancellieri assicura: "Abbiamo sempre monitorato le sue condizioni di salute e tutto quello che dovevamo fare sul piano dell’iter burocratico lo abbiamo fatto, fornendo tutti gli elementi al magistrato di sorveglianza, cui spettava la decisione. Credo che il magistrato abbia fatto una scelta ponderata". La Cancellieri ha definito quello di Di Sarno "un caso forse eccezionale" spiegando che "vi sono molti casi di persone in cattive condizioni di salute, soprattutto legate alla tossicodipendenza".