Caso Daisy Osakue, in Liguria consiglieri della Lega baciano uova fuori dal Consiglio

Dopo il caso di Daisy Osakue l'atleta azzurra bersagliata e ferita da un lancio di uova in strada da tre 19enni in un atto di teppismo inizialmente scambiato per un gesto razzista e per questo finito al centro del dibattito pubblico e politico, a rinfocolare le polemiche ci hanno pensato consiglieri e assessori liguri della Lega. Con un mini flashmob al termine dell’ultima seduta dell’assemblea legislativa prima della pausa estiva, infatti, venerdì mattina si sono mostrati a telecamere e fotografi baciando uova. “Fermo restando che il lancio di uova contro chiunque passi per strada è un pericoloso atto teppistico da condannare e che fin da subito avevamo espresso gli auguri di pronta guarigione all’atleta azzurra Daisy Osauke con questa iniziativa abbiamo voluto esprimere solidarietà anche al nostro segretario federale e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, vittima di ingiusti, violenti e vergognosi attacchi da parte del Pd e dei vari buonisti di sinistra” hanno spiegato i rappresentanti del Carroccio.
Il riferimento ovviamente è anche al tweet di Renzi nel quale l’ex premier ha attaccato il rivale rievocando una vecchia disavventura giudiziaria di Salvini, che nel 1999 venne condannato a 30 giorni di carcere per lancio di uova durante un comizio di Massimo D’Alema. "Matteo Salvini ironizza sulla vicenda di Daisy Osakue dicendo che chi lancia uova è un cretino. Condivido la definizione. Sapete per cosa è stato condannato nel 1999 Matteo Salvini? Lancio di uova. Come si autodefinisce allora il nostro Ministro dell'interno?" aveva scritto Renzi. “Grazie alle tempestive indagini dei carabinieri di Torino che peraltro avevano escluso la pista del razzismo perché in zona erano stati già segnalati altri lanci di uova contro persone non di colore e italiane, i giovani responsabili, che erano mossi da stupidità e non da razzismo, sono stati identificati e denunciati" hanno ricordato i leghisti, attaccando: "Pd e buonisti si devono vergognare per i violenti attacchi a Matteo Salvini e dovrebbero chiedere scusa a milioni di italiani che lo sostengono”.