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Il caso Cospito

Caso Cospito, Donzelli ammette di aver ricevuto informazioni da Delmastro: opposizione furiosa

Le accuse di Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ai colleghi del Pd sul caso di Alfredo Cospito hanno scatenato la polemica politica. Non è chiaro se Donzelli avesse il diritto di consultare i documenti privati su Cospito in carcere. Continuano le proteste per Cospito, in sciopero della fame dal oltre cento giorni.
A cura di Luca Pons
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È entrato nel vivo il dibattito politico sulla vicenda di Alfredo Cospito, 55enne anarchico detenuto in carcere in regime di 41bis che sta facendo lo sciopero della fame da oltre cento giorni per protestare contro le sue condizioni e chiedere l'abrogazione del 41bis. Ieri, il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli ha accusato i colleghi del Pd che avevano visitato Cospito in carcere di averlo "incoraggiato nella battaglia", chiedendo: "Io voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia".

Dopo le proteste di molti deputati della Camera, che hanno chiesto a Donzelli di scusarsi – e il provvedimento dello stesso presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha annunciato che sarà istituito il Giurì d'onore per valutare le parole del deputato di FdI – si è aperta un'altra questione: Donzelli nel suo intervento ha citato conversazioni che Cospito ha tenuto in carcere, ma non era chiaro dove avesse avuto i documenti che riportavano queste conversazioni.

A Fanpage.it, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha dichiarato di aver dato lui le informazioni a Donzelli, che peraltro oltre a essere un parlamentare è anche il suo coinquilino: "Donzelli in qualità di deputato mi ha fatto delle domande specifiche, a cui io ho risposto", ha detto. "Alle domande di qualsiasi deputato sullo spessore criminale e su eventuali legami, o tentati legami, con la criminalità organizzata, io rispondo. Non è nulla di secretato".

Non è della stessa opinione il senatore del Pd Walter Verini, intervistato da Fanpage, che è anche tra i parlamentari citati da Donzelli nel suo intervento. Le informazioni passate da Delmastro a Donzelli, e poi rese pubbliche in Aula, erano contenute in relazioni che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) aveva inviato al ministero della Giustizia. Donzelli ha detto a sua volta che "sono consultabili da qualsiasi deputato", ma non è chiaro se sia davvero così. In un'intervista al Corriere della Sera, Donzelli ha specificato: "Quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro".

Il ministro, Carlo Nordio, ha annunciato che chiederà "al capo di gabinetto, Alberto Rizzo, di ricostruire con urgenza quanto accaduto in relazione alle circostanze riferite nell’assemblea parlamentare del 31 gennaio 2023". Oggi pomeriggio, alle 16, il ministro parlerà alla Camera. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, interpellata da alcuni esponenti dell'opposizione perché prendesse posizione sulla vicenda, non si è ancora espressa.

Continuano le manifestazioni per Alfredo Cospito

Intanto continuano anche le manifestazioni di protesta per la condizione di Alfredo Cospito. Diversi gruppi anarchici e non solo hanno annunciato una nuova serie di mobilitazioni a Roma. Già oggi, alle 16, durante l'intervento di Carlo Nordio alla Camera si terrà un presidio davanti al ministero della Salute, giovedì ci sarà un'assemblea pubblica alla Sapienza, mentre per sabato alle 15 è stato deciso un corteo da piazza Vittorio.

Ieri, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che "sono state innalzate le misure di sicurezza in tutta la rete diplomatica-consolare" italiana, in risposta al "crescendo di attacchi" di gruppi anarchici alle sedi delle ambasciate italiane. Nelle ultime settimane, sono stati piuttosto numerosi gli atti vandalici e i tafferugli con la polizia, in Italia ma anche in diverse città d'Europa, nel corso di manifestazioni che chiedevano di andare incontro alle richieste di Cospito per evitare che prosegua lo sciopero della fame fino alla morte.

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