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Cappato assolto per caso Dj Fabo, Salvini: “Il suicidio di Stato è l’ultima delle opzioni”

Matteo Salvini ha commentato così l’assoluzione di Marco Cappato, che era accusato di aiuto al suicidio nella vicenda di Dj Fabo: “Leggerò il perché e il per come. Io comunque intendo la mia attività politica per garantire il diritto alla vita, non il diritto alla morte, il suicidio di Stato così come la droga di Stato secondo me sono l’ultima delle ultime opzioni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Sono uso leggere le sentenze prima di commentarle, sia quando riguardano gli altri che quando riguardano me". Così Matteo Salvini ha commentato l'assoluzione di Marco Cappato, che era accusato di istigazione al suicidio per la vicenda di Dj Fabo. "Quindi leggerò il perché e il per come. Io comunque intendo la mia attività politica per garantire il diritto alla vita, non il diritto alla morte, quindi per potenziare tutte quelle strutture che aiutano chi soffre a non soffrire o soffrire di meno e il suicidio di Stato così come la droga di Stato secondo me sono l'ultima delle ultime opzioni", ha detto il segretario del Carroccio a Cesena, a margine dell'incontro in Confcommercio.

Cappato è stato assolto perché il fatto non sussiste. L'esponente dei Radicali era imputato dopo aver accompagnato il 40enne Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, a morire in una clinica svizzera con la procedura del suicidio assistito. I giudici della Corte d'Assise di Milano hanno accolto la richiesta di assoluzione avanzata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito la non punibilità del reato di aiuto al suicidio in presenza di determinate condizioni.

"E' una giornata storica ed è un grande risultato. La decisione della Corte realizza pienamente il significato dell'articolo due della Costituzione che mette l'uomo al centro della vita sociale e non anche lo Stato", ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. Secondo il magistrato milanese che ha condotto le indagini e poi rappresentato la pubblica accusa nel processo contro Cappato, la palla passa ora in mano al Parlamento, che dovrà legiferare: "Adesso sarà compito del legislatore colmare questa lacuna. Le pronunce della Corte Costituzionale e del Tribunale di Milano dovranno agire da stimolo per arrivare a dare un contributo a questo percorso".

Già dopo la sentenza della Consulta, che di fatto aveva appunto aperto al suicidio assistito, dando ragione all'esponente dei radicali e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, il leader della Lega Matteo Salvini si era espresso in termini molto critici: "Sono e rimango contrario al suicidio di Stato imposto per legge. Parliamo con i medici, parliamo con le famiglie però la vita è sacra e da questo principio non tornerò mai indietro".

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