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Cambia la cauzione per migranti trattenuti nei centri: è tra 2.500 e 5.000 euro, valutata caso per caso

Il governo rivede la contestata garanzia finanziaria da 5mila euro chiesta ai richiedenti asilo per evitare il trattenimento in un centro: sarà tra 2.500 e 5.000 euro, con valutazione compiuta caso per caso e tenuto conto della situazione individuale dello straniero.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nei mesi scorsi il governo aveva annunciato che avrebbe rivisto la contestata garanzia finanziaria da 5mila euro, chiesta al richiedente asilo che voglia evitare il trattenimento in un centro in attesa dell'esito della sua domanda di protezione.

Per gli stranieri che fanno richiesta di asilo "l'importo della garanzia è determinato senza indugio dal questore competente per l'adozione del provvedimento di trattenimento, in misura compresa tra 2.500 e 5.000 euro, con valutazione compiuta caso per caso e tenuto conto della situazione individuale dello straniero". Lo prevede un decreto del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, pubblicato in Gazzetta ufficiale, che modifica il decreto ministeriale del 14 settembre 2023, "al fine di assicurare la flessibilità alla prestazione della garanzia finanziaria anche dal punto di vista soggettivo, sulla base di una valutazione effettuata caso per caso".

Il ministro Piantedosi aveva appunto anticipato che il piano del governo era quello di graduare l'importo della garanzia, prevista dal decreto legge dello scorso settembre e disapplicata poi dai giudici di Catania, in attesa di un pronunciamento della Corte di Giustizia Ue. Quest'ultima era stata interpellata dalla Cassazione, a sua volta chiamata a pronunciarsi sul ricorso del governo contro la mancata applicazione delle procedure accelerate di frontiera contenute nel decreto Cutro: i giudici della Cassazione si sono rivolti alla Corte di giustizia europea, chiedendo una trattazione d'urgenza, che è stata poi negata dalla Corte Ue. Il verdetto dei giudici di Lussemburgo dunque potrebbe arrivare tra diversi mesi. Ma intanto il governo ha deciso di agire, cambiando le regole.

Nel provvedimento di nove mesi fa, l'importo per la prestazione della garanzia finanziaria era fissato a 4.938 euro e si prevedeva fosse prestata "entro il termine in cui sono effettuate le operazioni di rilevamento fotodattiloscopico e segnaletico". Il nuovo decreto stabilisce il termine "entro sette giorni lavorativi decorrenti dalla comunicazione dell'importo determinato dal questore", con la possibilità che sia "prestata per un periodo di ventotto giorni, anche da parenti dello straniero in linea retta o collaterale entro il terzo grado, regolarmente soggiornanti in Italia o in altro Stato dell'Unione europea".

Ai fini della determinazione dell’importo della garanzia, si legge nel decreto, "il questore valuta in particolare il grado di collaborazione fornita dallo straniero nelle procedure di identificazione, desumibile dalla documentazione, anche di natura elettronica, esibita ovvero dalle dichiarazioni rese dal medesimo, quali: la declinazione delle proprie generalità e l’indicazione della cittadinanza posseduta; la copia dei documenti di identità o di viaggio ovvero la copia di ogni altro documento che attesti l’identità o la cittadinanza e sia in grado di agevolarne l’identificazione; la documentata indicazione del luogo di provenienza o di abitazione nel paese di origine; la descrizione delle modalità e degli itinerari del viaggio effettuato e degli eventuali organizzatori dello stesso; l’indicazione delle generalità dei parenti, nonché del luogo, dell’indirizzo ovvero di un recapito telefonico in cui gli stessi possono essere rintracciati in Italia; l’indicazione dell’indirizzo del luogo, in Italia, ove intende alloggiare o delle generalità e del recapito anche telefonico della persona o delle persone disponibili a offrigli ospitalità sul territorio nazionale".

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