
Calabria, il presidente di FI indagato per corruzione Occhiuto si dimette: “Mi ricandido, non mi fermeranno”

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto ha annunciato in un video sui social che intende dimettersi dalla carica di governatore dopo l'indagine per corruzione a suo carico, ma che si ricandiderà alle elezioni regionali. "Non ci faremo fermare. Questa volta il futuro della Calabria lo decidono solo i calabresi", ha scritto su Facebook.
A giugno il governatore e vicepresidente nazionale di Forza Italia aveva ricevuto un avviso di garanzia da parte della Procura di Catanzaro che lo informava di un'inchiesta nei confronti suoi e di altri indagati, con l'accusa di corruzione.
"Ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere, non altri", dice nel video. "Devo considerare quello che sta succedendo nella mia amministrazione. In un Paese civile nessuno deve dimettersi per un avviso di garanzia. Però sta succedendo che nessuno si assume la responsabilità di firmare niente".
"Ma perché quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri – che godono solo per il fallimento della Calabria – vorrebbero fermarlo? È quello che sta succedendo oggi in Calabria", attacca. "Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria – a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106 – per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare", prosegue Occhiuto.
"Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente. D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria", dice ancora. "Sapete con chi ce l’ho? Ce l’ho con tutti questi politici di secondo piano, tutti questi che in politica non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni. Ce l’ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria, che quasi sono contenti quando si parla male della Calabria. Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così", aggiunge.
"Io penso che in un Paese civile nessuno debba dimettersi perché riceve un avviso di garanzia, nessuno. Però nella mia amministrazione oggi sta succedendo che è tutto bloccato: nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti. Negli ultimi 30 anni in Calabria nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura. Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo", continua il video.
La Calabria "non se lo può consentire. La Calabria ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia". Da qui la decisione di dimettersi, ma anche di ricandidarsi alla carica di Presidente della Regione. "Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri", conclude.
Salvini: "Ha fatto bene"
Dagli alleati, la Lega ha fatto sapere che ritiene "giusto tornare a chiedere la fiducia ai cittadini calabresi, per evitare di perdere mesi di tempo e di lavoro. La Lega è pronta, siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto finora e puntiamo a diventare partito di riferimento del centrodestra nella regione. Matteo Salvini sarà presente in Calabria già nei prossimi giorni", si legge in una nota."Ha fatto bene", ha commentato il leader Matteo Salvini. "Piuttosto che tenere la macchina ferma aspettando mesi e mesi per le indagini, chiede la fiducia non ai magistrati ma ai cittadini", ha aggiunto.
Per Angelo Bonelli, Occhiuto "sceglie la strategia del vittimismo perché è sotto inchiesta per corruzione e accusa la politica di bloccarlo. Ma non è lui il presidente della Regione?". "In realtà – prosegue il deputato di Avs – Occhiuto si dimette anticipando di poco meno di un anno le elezioni regionali rispetto alla scadenza naturale, perché Fratelli d'Italia avrebbe rivendicato la guida della Regione, considerando che Forza Italia — con l'8% — ha quattro presidenti di Regione, mentre il partito della Meloni, che ha il 27%, ne ha solo due: Marche (ancora per poco) e Abruzzo". La mossa di Occhiuto "è contro il centrodestra e rappresenta un uso spregiudicato delle istituzioni: si dimette per evitare di non essere candidato tra meno di un anno", ha concluso.