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Boschi: “Valutiamo la chiusura del Cara di Mineo”

La ministra per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha parlato al question time del Cara di Mineo dopo il duplice omicidio di Palagonia.
A cura di Susanna Picone
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Secondo la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, il Cara di Mineo va riportato al più presto a una situazione “ordinaria”, attraverso la diminuzione del numero degli ospiti, anche se il Governo sta “valutando se procedere alla sua chiusura”. Nel corso del question time alla Camera la ministra Boschi ha confermato che a seguito del commissariamento è stato richiesto alla Prefettura di far recedere anticipatamente la convenzione per la gestione del centro. La ministra ha anche detto che anche i profughi, se si dimostrerà la loro pericolosità, saranno affidati ai Cie (Centri identificazione ed espulsione) e non più ai Cara (Centri accoglienza richiedenti asilo). “A nome del governo vorrei esprimere la gratitudine alle associazioni e ai volontari che hanno lavorato in questi anni per favorire l'accoglienza dei migranti, facendo quello che non ha fatto l'Europa”, ha aggiunto Boschi. Inoltre la ministra ha ripetuto le sue condoglianze personali e quelle del Governo per la famiglia vittima del duplice omicidio di Palagonia e ha aggiunto “l'apprezzamento del Governo” per le parole del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sul delicato tema dei migranti.

Sul Cara di Mineo è intervenuto nelle ultime ore anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano per il quale “non è esclusa nessuna soluzione”, compresa la chiusura. “Nei prossimi giorni prenderò una decisione, intanto gli immigrati sono troppi, vanno ridistribuiti e mi fa piacere che lo abbia riconosciuto anche Salvini e che quindi anche lui abbia la consapevolezza che è indispensabile un'equa distribuzione mandandone magari qualcuno anche nei comuni amministrati dalla Lega”, ha detto Alfano. “Il Cara di Mineo – ha aggiunto il titolare del Viminale – è un gran bidone che la Lega ha rifilato ai siciliani, provocando in Sicilia il più grande centro per immigrati d'Europa”. Nei giorni scorsi, dopo l’omicidio dei due coniugi di Palagonia, lo stesso Salvini ha visitato il centro.

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