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Bonus mobili ed elettrodomestici, cosa cambia per il 2024 e come fare domanda

Tra le misure modificate dal governo Meloni c’è il bonus elettrodomestici e mobili: come fare per ottenere le detrazioni e di che cifre parliamo.
A cura di Redazione
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Sarà in vigore anche nel 2024 il bonus mobili ed elettrodomestici, pur con importi inferiori rispetto al passato. La misura, che rientra nel comparto dei cosiddetti bonus edilizi, è stata prorogata nella legge di bilancio e coprirà le spese sostenute per acquistare mobili e una certa tipologia di elettrodomestici anche nel 2024. Si tratta della possibilità di usufruire della detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute, senza che vi siano requisiti particolari di ISEE o massimali reddituali. È bene ricordare che tale detrazione va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per il 2024, a differenza di quanto accadeva per gli anni precedenti, quando gli importi erano maggiori (16mila euro per gli acquisti effettuati nel 2021, 10mila nel 2022, 8mila per il 2023).

Come si fa a ottenere la detrazione per mobili ed elettrodomestici

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, per ottenere l’agevolazione bisogna aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio su unità immobiliari residenziali singole o su parti comuni di edifici. La detrazione riguarderà i beni acquistati successivamente alla data di inizio dei lavori (che può essere dimostrata con le abilitazioni amministrative o la comunicazione preventiva all’ASL). Nel caso di intervento su parti condominiali (guardiole, lavatoi comuni, appartamento del custode), i condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti, non per la propria abitazione.

La detrazione si ottiene inserendo le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. È importante sottolineare che spetta unicamente a chi usufruisce direttamente della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio (e che dunque deve aver sostenuto direttamente anche le spese dei mobili).

Sono validi solo i pagamenti effettuati con bonifico, carta di debito o credito. È possibile inserire anche le spese sostenute tramite finanziamento e farà fede la data in cui la finanziaria ha effettuato il pagamento.

La documentazione da avere a disposizione è la seguente:

  • ricevuta del bonifico delle spese;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • riscontro dell’addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Cosa è possibile comprare con il bonus

La spesa detraibile riguarda una vasta tipologia di mobili nuovi, come: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, la questione è più complessa. Parliamo dei “grandi elettrodomestici” come frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Bisogna fare attenzione anche alla classe energetica, che deve essere non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.

Non possono essere acquistate invece porte, pavimentazioni, tende, tendaggi e altri complementi d’arredo. Mentre è possibile portare in detrazione le spese di trasporto e montaggio. Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha comunque previsto una parte di domande e risposte, che si può consultare per ulteriori informazioni.

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