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Bonus auto, in arrivo una nuova rottamazione: che cosa sappiamo

È in arrivo una nuova rottamazione auto. La proposta di revisione del Pnrr, approvata ieri a Palazzo Chigi, prevede il travaso di 600 milioni di euro di fondi Ue dall’installazione di nuove colonnine elettriche a un nuovo piano di incentivi per la rottamazione delle auto inquinanti e l’acquisto di veicoli a basse emissioni. Ecco cosa sappiamo.
A cura di Giulia Casula
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È in arrivo una nuova rottamazione auto. Il governo ha deciso di dirottare i quasi 600 milioni di euro inizialmente destinati all'installazione di oltre 20mila colonnine elettriche su strade e autostrade in un piano di nuovi bonus per la rottamazione dei vecchi veicoli inquinanti e l'acquisto di nuovi a zero emissioni.

Si tratta di fondi europei legati al Pnrr che sarebbero dovuti essere investiti nella rete di ricarica elettrica ma che ora cambiano destinazione. La decisione è scritta nero su bianco all'interno della proposta di revisione del Pnrr approvata ieri dalla Cabina di Regia sul Piano di aiuti europei e presentata a Comuni, Province e Regioni. La modifica "riguarda la misura sulle infrastrutture di ricarica elettrica, di cui circa 597 milioni di euro vengono immediatamente reimpiegati in un nuovo programma di rottamazione e rinnovo del parco veicolare che promuove la sostituzione di veicoli a combustione interna con veicoli a zero emissioni, con incentivi più vantaggiosi per le fasce di reddito più basse", si legge. Secondo i calcoli del governo delle stime lo sblocco di questi fondi consentirà la sostituzione di almeno 39mila auto.

La revisione prevede quindi la rimodulazione di alcuni interventi. Oltre allo spostamento delle risorse su un nuovo programma di rottamazione, è prevista anche la riallocazione di 640 milioni di euro dall'idrogeno nell'industria ‘hard-to-abate' verso l"Investimento Sviluppo Biometano'".

Per quest'anno il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso aveva annunciato che non ci sarebbero stati nuovi bonus auto, chiudendo a qualsiasi rifinanziamento dei contributi statali per l'acquisto di veicoli a basse emissioni. "Non rinnoveremo più l'Ecobonus, è inefficace su scala nazionale", aveva dichiarato aprendo però, all'ipotesi di fondi Ue. "Abbiamo chiesto per primi all'Europa che un piano incentivi alla domanda sia realizzato a livello europeo", aveva aggiunto.

Secondo quanto si legge all'interno della relazione che Fanpage.it ha potuto visionare, la misura viene definita nell'ambito di un "programma di rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici" . Gli incentivi dovrebbero essere destinati alla sostituzione di vecchi veicoli termici con quelli a zero emissioni. I contributi saranno riservati a  "persone fisiche, residenti nelle aree urbane funzionali e nel rispetto di specifiche soglie di ISEE, per l'acquisto di veicoli privati (categoria M1) a emissioni zero e a microimprese con sede legale in aree urbane funzionali per l’acquisto di veicoli commerciali (categorie N1 e N2) a emissioni zero", si legge.

Per quanto riguarda le persone fisiche, quel che sappiamo finora quindi è che il valore del contributo sarà modulato in base all'Isee, ma non è chiaro se sarà fissata una soglia specifica o se ci saranno degli scaglioni. Il tetto massimo potrebbe aggirarsi attorno ai 40mila euro, con incentivi fino a 11mila euro per chi ha un Isee inferiore ai 30mila e fino a 9mila euro per chi sta tra i 30mila e i 40mila, ma al momento da Palazzo Chigi non sono arrivate conferme. L'intervento riguarderà anche le microimprese che investiranno in veicoli poco inquinanti.

La proposta di revisiona passerà al vaglio del Parlamento nei prossimi giorni e poi della Commissione europea, come spiegato dal ministro agli Affari europei Tommaso Foti che ha presieduto ieri l'incontro a Palazzo Chigi. Nel frattempo sono in corso "interlocuzioni con le amministrazioni titolari e con la Commissione europea, ai fini della piena attuazione del Piano, anche attraverso un suo aggiustamento complessivo, che seguirà la proposta di revisione tecnica all'ordine del giorno della Cabina di regia di oggi e del Parlamento nei prossimi giorni".

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