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Boeri: “L’Inps sta pensando a una pensione per i rider”

Il presidente dell’Inps Tito Boeri, intervenuto a Torino al Salone del libro, ha proposto di monitorare in tempo reale i pagamenti di Foodora e delle altre aziende che si avvalgono della collaborazione dei ciclo-fattorini, per dare i pensione ai rider.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Inps sta pensando a una una pensione per i rider. "Stiamo lavorando per monitorare i lavori della Gig Economy. Vogliamo registrare quelle transazioni, i tipi di lavoro attraverso le app per vincolare i datori di lavoro a pagare i contributi" ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri in un incontro al Salone del Libro per presentare il Festival dell'Economia di Trento. E poi aggiunge: "Anche noi dovremmo dotarci di una piattaforma per seguire i pagamenti dei riders, spingendo le società a pagare una quota al sistema pensionistico".

"Quello della Gig Economy", spiega Boeri, "dei cosiddetti lavoretti è un fenomeno complesso: da una parte crea opportunità di lavoro per chi ha esigenze temporanee di reddito e necessita di elevata flessibilità. Dall'altra parte però nasce come lavoro autonomo ma ha caratteristiche tipiche di lavoro subordinato: spesso il committente è unico, e le modalità non sono tali da coniugare flessibilità con tutele dei lavoratori".

Parlando poi di possibili interventi sulla legge Fornero che potrebbero essere messi in pratica da un esecutivo Lega-M5S, che potrebbe insediarsi a breve: "Si parla di negazionismo. Ci sono persone che negano l'evidenza. E' fondamentale che la discussione su questi temi non avvenga con queste modalità. Ci sono idee, proposte, organismi, istituti – ha detto il presidente dell'Inps che hanno dei dati. Nel caso delle pensioni l'Inps è quello che detiene il maggior numero di informazioni. Noi compiamo delle valutazioni sulla base delle proposte di cui siamo a conoscenza e le rendiamo pubbliche. Chi gioca a dire sistematicamente che le valutazioni dell'Inps o di altri istituti sono politicizzate, si prende una grandissima responsabilità perché vuol dire di fatto privare il confronto pubblico in Italia di riferimenti e chi lo dice dovrebbe dimostrare, dati alla mano, il perché. Il più delle volte questo avviene perché dicono una cosa e ne hanno in mente un'altra completamente diversa. In campagna elettorale hanno parlato di abolizione della legge Fornero, ma nelle proposte concrete non c'è, ci sono cose ben diverse". 

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