Bersani contro la legge di stabilità: così non va, si deprime l’economia

Un netto no alla nuova legge di stabilità presentata dal Governo Monti è quello arrivato oggi dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani. In un incontro pubblico organizzato da Confcommercio il leader del Pd ha chiesto all'Esecutivo di ripensare alle sue scelte  attraverso "una seria riflessione perché non possiamo scherzare". L'importante ha spiegato Bersani è aiutare la domanda interna non deprimerla per questo "non accetto che in tutto questo giro di Iva, Irpef e detrazioni ai ceti popolari si metta un euro in una tasca e si tolgano due dall'altra".  Bersani di è detto pronto a discutere in Parlamento delle modifiche da effettuare sul ddl stabilità avendo come obiettivo quello di far ripartire l'economia e la crescita del Paese perché «se non riparte l'economia non si risolve nulla con lo spread".

La legge elettorale e il ricambio nel Pd – Inevitabile l'intervento sul ricambio all'interno del centrosinistra e sulle prossime elezioni politiche. Dopo le polemiche tra Renzi e D'Alema, Bersani ha voluto chiarire che lui non ha nessuna intenzione di rottamare né l'ex Premier né nessun altro all'interno del partito e per chiudere ogni polemica ha affermato "ho letto che scaricherei o caccerei qualcuno, ma nell'Italia che ho in mente io i deputati non li nomina né Bersani, né Berlusconi, né Renzi". Certo qualche cambiamento va fatto ha spiegato il segretario del Pd e "sul concetto di rinnovamento, ci lavoreremo tutti assieme". Anche sulla legge elettorale vanno fatti dei cambiamenti, ma Bersani ha avvertito: "La legge elettorale che abbiamo non va bene, dobbiamo modificarla, ma attenzione quella sera lì nel mondo devono capire che uno ha le carte per governare, se capiscono che nessuno può governare, arriva lo tsunami".