Berlusconi: “Ho letto trenta pagine del libro su Craxi, lo finirò in galera”

"Ho letto le prime 30 pagine di questo libro, leggerò le altre quando sarò in galera", così Silvio Berlusconi ha scherzato durante la presentazione di un libro su Bettino Craxi, ammettendo "Solo l’ironia ci può aiutare, perché la situazione è drammatica". Durante il suo intervento Berlusconi però è partito di nuovo all'attacco contro gli avversari politici e i magistratura dopo le affermazioni minacciose dei giorni scorsi. "C'è un accordo tra Pd e giudici per assassinarmi" ha dichiarato questa volta il Cavaliere, spiegando: "Questa magistratura si è data la missione che deriva da un assioma molto semplice. Il popolo ha diritto di avere la democrazia ma solo quando c'è al governo un partito di sinistra", altrimenti "il compito della magistratura è quello di percorrere la via giudiziaria al socialismo contro il capitalismo borghese". "C'è un ordine dello Stato composto da funzionari a cui è stato conferito il potere di togliere la libertà che si è trasformato in contropotere dello Stato. Siamo in un quadro drammatico perché l'Italia non è una democrazia" ha aggiunto ancora il leader di Forza Italia riferendosi alla magistratura. Malgrado questo pessimismo però Berlusconi non farà mai come il leader socialista andandosene all'estero. "Non farò mai una cosa del genere per evitare una carcerazione. Sarei colpevole nei confronti di chi mi ha dato il voto" ha spiegato infatti il Cavaliere.
"Questo paese non ha imparato a votare quindi è ingovernabile e tale sarà ancora soprattutto se viene fatta una legge proporzionale. Ci sono possibilità di un governo di larghe intese e difficilmente potrà essere tra Fi e Pd ma sarà un accordo tra Pd e M5S. Ovvero: giustizialismo che si somma a ingiustizialismo" ha analizzato Berlusconi, concludendo "le forze del centrodestra devono fare una campagna di comunicazione sugli elettori per dirgli che l'unico modo per non avere più colpi di Stato è di votare compatti per Forza Italia, altrimenti continueremo ad essere un povero Paese dove i colpi di Stato sono sempre possibili".