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Berlusconi: “Grillo? È un uomo cattivo governerebbe come Hitler”

Durante un’intervista Berlusconi ritorna ad attaccare il comico genovese, ma non risparmia critiche anche a Renzi.
A cura di Antonio Palma
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“Beppe Grillo è un uomo cattivo, così dicono tutti coloro che l'hanno conosciuto da vicino”. È il giudizio con cui Silvio Berlusconi ritorna ad attaccare duramente il comico genovese e leader del M5S. “Ha caratteristiche troppo vicine a dittatori sanguinari che conosciamo nella storia. Se andasse al potere ripercorrerebbe gli stessi itinerari tragici di personaggi come Hitler” ha aggiunto il leader di Forza Italia durante un’intervista alla trasmissione Virus. Berlusconi non ha tralasciato poi di criticare anche Matteo Renzi.  “Tutti i moderati italiani, che amano la libertà e vogliono restare liberi, sarebbero molto preoccupati se al potere andasse il partito comunista e la sua versione attuale” ha dichiarato l'ex Premier. Berlusconi ritiene le misure adottate fin qui da Renzi poco efficaci e comunque figlie di compromessi con i sindacati. “Renzi con il governo ha prodotto un atto sul lavoro, il Jobs act, che è diventato il Cgil Act” ha attaccato Berlusconi, sostenendo che Renzi a causa del suo partito non ha potuto realizzare molti dei provvedimenti che aveva promesso. “Anche gli 80 euro che ha dato li ha dati con una mano, la sinistra, ma dall'altra parte li ha presi a milioni di artigiani, lavoratori autonomi, soprattutto pensionati" ha aggiunto l’ex Premier.

Marina in politica – Berlusconi ha poi parlato della possibile discesa in politica della figlia Marina.  “Io non credo, poi deciderà naturalmente lei. È molto capace, ha una grande esperienza aziendale e tutto sommato credo che sarebbe una buona soluzione che lei potesse a un certo punto interessarsi del nostro Paese” ha dichiarato durante l’intervista il leader di Forza Italia, aggiungendo però “io l'ho sempre sconsigliata dal farlo. Per mia figlia, come padre vorrei che lei non entrasse in questo mondo terribile che si chiama politica”. Berlusconi ha però voluto ricordare che “i leader li scelgono gli elettori, non i padri”. L’ex Premier dice che Forza Italia è pronta per eventuali elezioni politiche, ma che si andrà a votare solo tra un anno anche perché “i deputati e i senatori amano la loro sedia”.

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