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Elezioni politiche 2022

Berlusconi dice che senza Forza Italia il centrodestra non esiste e promette: “Basta larghe intese”

Il leader di Forza Italia si propone come rappresentante dei moderati nella coalizione di centrodestra e assicura che non ci saranno altri governi di larghe intese.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Silvio Berlusconi ne è sicuro: Forza Italia è il perno centrale della coalizione di cui fa parte, l'ancora che tiene il centrodestra più verso il centro che verso destra. L'ex presidente del Consiglio – che in questi giorni è tornato a parlare molto più spesso rispetto alla frequenza a cui ci aveva abituati ultimamente – ha rilasciato un'intervista al Giornale di Sicilia in cui ha fatto il punto sulle prossime elezioni del 25 settembre. Berlusconi è nel pieno della campagna elettorale, ovviamente, e continua a sottolineare l'importanza del suo partito per l'equilibrio della coalizione formata con Fratelli d'Italia, Lega e Noi Moderati.

"Il ruolo di Forza Italia è determinante perché dal punto di vista numerico, ma anche da quello politico, senza di noi non potrebbe esistere un esecutivo di centrodestra – ha detto chiaramente Berlusconi nell'intervista – Noi all'interno della maggioranza che guiderà il Paese per i prossimi cinque anni costituiamo la parte liberale, cattolica, garantista, europeista, legata alla Nato e all'Occidente". Insomma, il presidente di Forza Italia si pone come moderato all'interno di una coalizione sempre più spostata a destra con la leadership di Giorgia Meloni, anche perché gli ultimi sondaggi prima dello stop continuavano a premiarla e la davano in volata verso i trenta punti.

Forza Italia è "la garanzia che il nuovo governo non derogherà da questi principi", ha detto ancora Berlusconi. Per questo, aggiunge, "per i centristi, i moderati, quello dato a noi è l'unico voto utile". Quanto agli ex forzisti, ha sottolineato di considerare "senza prospettive e senza effetto la scelta di qualche nostro esponente di candidarsi con il cosiddetto ‘terzo polo', eleggeranno pochissimi parlamentari che saranno parte di un'opposizione guidata dal Pd". L'epoca delle larghe intese, secondo Berlusconi, è terminata: "Appartiene a una stagione politica finita – ha assicurato – il problema non si porrà perché avremo una maggioranza ampia".

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