Berlusconi, parlano i suoi legali: “Possibilità di grazia è tramontata”

Non ci sarà nessuna richiesta di grazia per Silvio Berlusconi. Lo ha ribadito Franco Coppi, uno dei suoi legali nel processo Mediaset, al termine dell'udienza d'appello "bis", a Milano, sulla tentata scalata da parte di Unipol avvenuta nel 2005. L'ipotesi amnistia era già stata palesata giorni fa, dopo aver già tenuto banco per diversi mesi. Marcello Dell'Utri aveva infatti affermato durante la trasmissione televisiva "Virus", che tutti e 5 i figli del Cavaliere avevano redatto un documento in cui si chiedeva la grazia dopo la condanna definitiva in via definitiva per frode fiscale a quattro anni di carcere – tre dei quali condonati dall’indulto – nel processo Mediaset. Lo stesso ex senatore aveva poi smentito. E domenica era stato sempre l'avvocato Coppi a sottolineare che la notizia della richiesta di grazia è “destituita di ogni fondamento”. Coppi, che insieme a Ghedini, ha invece depositato la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali per Berlusconi.

PD: "No a slittamento sulla decadenza" – Nel frattempo il PD sottolinea che "non è pensabile nessuna ipotesi di slittamento"del voto sulla decadenza di Berlusconi da senatore: "vanno rispettati il regolamento e le procedure ed è inutile che il Pdl cerchi alibi per nascondere l'unica certezza che è quella condanna definitiva di Berlusconi per frode fiscale". A dirlo è il responsabile Giustizia dei Democratici, Danilo Leva. E  proprio sulla decadenza è alta tensione tra lealisti e governativi del centro-destra. Fabrizio Cicchitto, ospite di Omnibus su La7, punta il dito contro i falchi definendoli "ingrati" per i conflitti interni: "Si sono guadagnati due mesi ma di questo non è stato dato atto per niente".