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Autonomia differenziata delle Regioni

Autonomia, la Lega risponde alle opposizioni: “Prevista dalla Costituzione, divari si ridurranno”

All’indomani del voto sull’Autonomia, la Lega risponde alle accuse dell’opposizione sottolineando che si tratta di un progetto previsto dalla Costituzione e assicurando che non aumenterà le diseguaglianze.
A cura di Annalisa Girardi
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La Lega risponde alle accuse mosse dall'opposizione all'indomani del voto sull'Autonomia differenziata in Senato. Da Elly Schlein a Giuseppe Conte, sia dal Partito democratico che dal Movimento Cinque Stelle, subito dopo il via libera al ddl Calderoli a Palazzo Madama sono piovuti gli attacchi a Giorgia Meloni e alla maggioranza, accusata di aver spaccato il Paese aprendo a un progetto che aumenterà diseguaglianze e divari. Per il Carroccio, che storicamente ha fatto campagna a favore dell'Autonomia, non è così: "Se non usciamo dalla contrapposizione Nord-Sud alla fine rischieremo di fare il gioco di Roma che ha usato sempre questo espediente per mantenere il potere. Con l'assetto attuale i divari continuano ad aumentare, lo dimostra anche lo studio di Bankitalia del 2022. Federalismo e autonomia servono proprio per ridurli, per far competere le Regioni del Nord con le Regioni più avanzate d'Europa e per far crescere le Regioni del Sud che potranno sviluppare le loro enormi potenzialità", ha commentato il capogruppo leghista in Senato, Massimiliano Romeo, in un'intervista a La Stampa.

Secondo Romeo le critiche delle opposizioni non sono che "una retorica ideologica". E ha aggiunto, parlando della possibilità che il Pd si metta al lavoro su un referendum: "Non abbiamo nessun timore di raccontare e spiegare al Paese le possibilità che questa riforma apre. Del resto, anche Regioni del Centro-Sud avevano avviato procedure per avere ulteriore autonomia".

Luca Zaia – governatore del Veneto e uomo forte della Lega, nonché tra i più convinti sostenitori dell'Autonomia – non ha nascosto la sua soddisfazione. E in un'intervista al Corriere della Sera ha detto: "Siamo di fronte a un governo che ha mantenuto la sua parola con i cittadini. Guardi anche i tempi: nel dicembre 2022 ha introdotto l’obbligatorietà dei Lep, lo scorso marzo è arrivata questa legge. Ci siederemo al tavolo con la richiesta di poter gestire tutte le 23 materie oggetto dell’Autonomia, con la consapevolezza di affrontare con gradualità il percorso. Il Veneto è pronto".

E al Partito democratico ha risposto: "Al Pd rispondo con le parole del presidente Giorgio Napolitano che nel 2014, a chi gli chiedeva dell’Autonomia, rispose: ‘È una vera assunzione di responsabilità'. Quello che sta accadendo è previsto dalla Costituzione. Peraltro modificata nel 2001 proprio dalla maggioranza guidata dai Ds. Il presidente Luigi Einaudi già nel 1948 disse che ‘a ognuno dovremo dare l’autonomia che gli spetta'. Penso non ci sia da aggiungere altro".

Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, da parte sua, in un post sui social ha definito il voto in Senato "un passo importante verso un Paese più moderno ed efficiente".

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