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Autonomia, Schlein: “Meloni passerà alla storia per aver spaccato l’Italia, diseguaglianze aumenteranno”

Giorgia Meloni ha “deciso di cedere a questo orrendo baratto per i suoi fini politici, mettendo a repentaglio l’unità nazionale”. Lo dice Elly Schlein dopo il voto sull’autonomia, sottolineando che la premier “fa rivivere l’antico sogno secessionista della Lega” con una riforma che “aumenterà le diseguaglianze”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Giorgia Meloni vuole passare alla storia per esser la presidente del Consiglio che ha spaccato l'Italia": è netto il giudizio di Elly Schlein, affidato ai giornalisti subito dopo il voto in Senato sull'Autonomia differenziata. Secondo la leader del Partito democratico Meloni avrebbe ceduto a un baratto per fini politici e così facendo sta mettendo a rischio l'unità del Paese: "È veramente inspiegabile che abbia deciso di cedere a questo orrendo baratto per i suoi fini politici, mettendo a repentaglio l'unità nazionale. Perché di questo stiamo parlando. Fa rivivere l'antico sogno secessionista della Lega", afferma.

La segretaria dem poi aggiunge: "Il silenzio assenso e la condivisione da parte dei governatori delle Regioni del Sud di destra è ancora più grave, hanno fatto prevalere l'interesse politico all'interesse delle proprie comunità". Il testo della riforma passerà ora alla Camera, dove Schlein promette di dare battaglia. Ma non solo: "Dovremo proseguire la battaglia in Parlamento alla Camera, ma serve una mobilitazione forte con le altre forze politiche e sociali, che insieme a noi provino a spiegare quali sarebbero gli effetti devastanti della riforma. Si certifica che ci sono cittadini di serie A e B e chi ha già pagato i divari territoriali avrà ancora più difficoltà ad accedere ai servizi fondamentali. Questa riforma cristallizza e peggiora le diseguaglianze".

Alla domanda se stia quindi pensando anche a un referendum, per contrastare il progetto dell'Autonomia fuori dai palazzo, Schlein risponde: "Intanto ci batteremo per fermarla nel passaggio alla Camera. Poi non escludiamo alcuno strumento. Il nostro è un Paese già frammentato da grandi diseguaglianze e questa riforma le aumenta: chi ha già pagato enormemente i divari territoriali, soprattutto al Sud, farà ancora più fatica ad accedere ai servizi fondamentali, da scuola alla salute". Infine la leader dem conclude: "La cosa peggiore è che non hanno nemmeno fatto finta di mettere un euro per contrastare le disuguaglianze, le vogliono cristallizzare, invece di contrastarle. Non hanno neanche fatto finta di mettere delle risorse".

Sulla stessa linea anche il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che ha commentato così l'esito della seduta in Senato: "Con il voto al Senato su uno scellerato progetto di Autonomia, Meloni spacca il Paese e svende il Sud a Salvini: lasciano in un vicolo cieco i territori più svantaggiati del Paese, anziché rilanciarli per il bene di tutti. Cade la maschera: non ci sarà nemmeno un centesimo per finanziare i servizi essenziali nei territori più fragili, visto che il progetto è vincolato all’austerità di bilancio". E ancora: "Rischiamo di avere 20 sistemi regionali in ordine sparso che danneggeranno anche il Nord, con imprese che dovranno fronteggiare un caos amministrativo. Si condannano tanti cittadini a sentirsi italiani di serie B, abbandonati a se stessi, con sanità e servizi essenziali al collasso. Noi non ci rassegniamo. La battaglia continua in Parlamento e continueremo a farla in tutte le sedi: nelle Istituzioni e nel Paese".

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