Assemblea nazionale Pd, Orfini eletto presidente del partito

Update – Matteo Orfini è il nuovo presidente dell’assemblea nazionale Pd. Il leader dei Giovani Turchi è stato indicato dal premier Matteo Renzi e la sua nomina è stata approvata a “larghissima maggioranza” dall’assemblea, che ha ratificato anche la nomina di Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini a vicesegretari dem. “In merito a notizie di stampa riguardanti l’assemblea nazionale del partito democratico, l’ufficio stampa del Pd precisa che nessuno ha mai proposto alla segreteria nazionale del Pd il nome del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti”, è stato precisato.
Matteo Orfini potrebbe essere indicato per la presidenza del Partito Democratico, ruolo rimasto vacante dopo le dimissioni in primavera di Gianni Cuperlo. È quanto si apprende da fonti del partito nel giorno dell’assemblea nazionale di Roma. La decisione di affidare la presidenza al leader dei cosiddetti Giovani Turchi, che con molta probabilità sarà eletto durante l’assise all’hotel Erfige di Roma, non piace però a tutti gli appartenenti al partito, a partire da Pippo Civati che ha parlato della sua intenzione di astenersi. Civati, rispondendo ai cronisti a margine dell’assemblea nazionale del Pd, ha spiegato di essere in disaccordo con “i metodi utilizzati” per scelte come questa “sulla base di una decisione che la maggioranza prende sentendo una porzione minima della minoranza”. A quanto si apprende da fonti di partito, stanotte quando Matteo Renzi e Lorenzo Guerini a palazzo Chigi hanno affrontato il nodo presidenza, al telefono Gianni Cuperlo avrebbe indicato Nicola Zingaretti come candidato unitario. E lo stesso Orfini avrebbe detto ai renziani che quella del governatore del Lazio era la candidatura più condivisa. Alla fine però sarebbe stato il premier Renzi a preferire Orfini a Zingaretti.
Civati su Orfini e caso Mineo
A proposito delle tensioni nel partito Civati ha accusato: “Mi pare che sia stato Renzi a voler creare un po' questo clima di terrore, secondo me sbagliando perché questo risultato rotondo appartiene a tutti”. E toccando il caso Mineo Civati ha detto che la questione ha assunto toni scandalosi: “La riforma del Senato è una questione delicata e va sottoposta all’attenzione di tutti, non discussa in una riunione dai toni molto prepotenti. C’è un po’ di imbarazzo per i metodi, bisogna abbassare i toni”. A parlare della presidenza da affidare a Orsini anche il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini secondo cui sul presidente “decide l’assemblea” ma dicendo di pensare che sul nome di Matteo Orfini “possa esserci un’ampia convergenza”.