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Governo smentisce taglio dell’Assegno Unico, Meloni interviene con Giorgetti: “Fantasiose ricostruzioni”

L’Assegno unico e universale per i figli a carico è una delle principali misure di welfare attive in Italia: costa circa 20 miliardi di euro all’anno, e il governo Meloni sta pensando di cambiarlo. La maggioranza ha smentito che ci sia l’idea di “smontarlo”, e il ministero dell’Economia ha parlato di “ipotesi fantasiosa e senza fondamento”, ma resta la possibilità di una “revisione”.
A cura di Luca Pons
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Tra le misure che possono cambiare con la prossima legge di bilancio c'è anche l'Assegno unico e universale per i figli a carico. Si tratta del beneficio, varato dal governo Draghi, che viene erogato a tutti coloro che hanno un figlio a carico e lo richiedono: poiché non ci sono limiti di Isee (o meglio, il livello di Isee determina quanto è alto l'assegno, ma nessuno è escluso dalla misura), è una delle iniziative di welfare più diffuse nel Paese. La stima è che ci siano circa 9,8 milioni di figli che ne beneficiano, su una platea massima possibile di 10,7 milioni.

È anche una delle misure più costose: la stima è che quest'anno lo Stato spenderà circa 20 miliardi di euro per finanziare l'Auu. Così, il governo Meloni sta pensando a come limarlo. Stando alle parole della maggioranza, si dovrebbe trattare di un intervento contenuto, mirato ad aumentare gli aiuti per le famiglie più numerose (togliendoli, evidentemente, a qualcun altro visto che non c'è intenzione di investire più fondi). Ma resta da vedere come prenderanno forma queste idee di riforma nella legge di bilancio. L'ipotesi di cambiare l'Auu ha sollevato le proteste dell'opposizione, mentre la maggioranza ha smentito.

Meloni e Giorgetti insieme in video: "Non aboliremo l'Assegno unico"

Dopo una giornata di dichiarazioni da parte di esponenti delle diverse forze politiche, sulla questione è intervenuta direttamente la presidente del Consiglio. Sui suoi canali social Giorgia Meloni è apparsa in video assieme al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Io e il ministro Giorgetti leggiamo ogni giorni ricostruzioni di quello che ci sarebbe scritto in una legge di Bilancio che dobbiamo ancora cominciare a scrivere", ha dichiarato.

"Oggi l'ultima notizia sarebbe che saremmo in procinto di abolire l'Assegno unico, quell'assegno unico che noi abbiamo aumentato e sul quale stiamo dando battaglia in Europa perché non si creino problemi, visto che la Commissione europea ci dice che dovremmo darlo anche a tutti i lavoratori immigrati che esistono in Italia e che vuol dire di fatto uccidere l'Assegno unico. Volevamo dire che siccome la legge di Bilancio ancora la dobbiamo scrivere, diffidate delle ricostruzioni", ha concluso.

Quali sono i "problemi" dell'Assegno unico

Tra le notizie circolate nelle ultime ore sulla possibile cancellazione dell'Assegno, e le rapide smentite del governo ("fantasiosa e senza alcun fondamento l’ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra", ha fatto sapere direttamente il Mef), ci sono due elementi certi. Il primo è che l'Assegno unico ha dei problemi a livello normativo. L'anno scorso la Commissione europea aveva avvertito l'Italia con una lettera d'infrazione che il requisito di avere la residenza in Italia da almeno due anni è discriminatorio, così come quello convivere con i figli a carico. Il mese scorso, la procedura d'infrazione è diventata un deferimento alla Corte di Giustizia, quindi il governo potrebbe comunque essere spinto a intervenire per modificare questo aspetto della norma.

Il secondo elemento è che il governo e la maggioranza hanno già sottolineato alcuni aspetti che vorrebbe cambiare dell'Assegno unico. Guido Liris, capogruppo di FdI in commissione Bilancio al Senato, ha comunque ribadito: "L'assegno unico non è in pericolo. Sarebbe illogico pensare a un arretramento nella prossima manovra". Ma, parlando ad Affari italiani, il presidente della commissione Finanze della Camera Marco Osnato (FdI) ha sottolineato: "Sicuramente c'è una premialità ridotta su natalità e per le famiglie numerose, sulla cumulabilità con Isee e quindi anche su questo bisogna ragionare. Mi sembra che si possa ipotizzare una valutazione sulla revisione della norma".

Il riferimento di Osnato è a due aspetti che il centrodestra ha già criticato. Uno, tecnico, è che per le famiglie che lo ricevono l'Assegno unico va ad aumentare l'Isee: questo significa che le famiglie in difficoltà, ottenendo il sostegno, finiscono in una fascia di Isee più alta e magari perdono l'accesso ad altri aiuti fondamentali. L'altro è che questo meccanismo danneggia soprattutto le famiglie con molti figli, quelle che hanno l'incasso più alto con l'Auu, e quelle che il governo vorrebbe andare ora a sostenere maggiormente.

Nel corso della giornata, comunque, si sono moltiplicate le smentite da parte degli esponenti della maggioranza, che hanno attaccato l'opposizione. Sia Lega che Fratelli d'Italia hanno accusato il centrosinistra essere responsabile della ‘assurda fake news' circolata nelle scorse ore. "L'ipotesi di tagli agli assegni per i figli in vista della prossima manovra è pura fantasia. Bene ha fatto il Mef a puntualizzare e smentire quanto erroneamente riportato dal quotidiano ‘La Repubblica' secondo il quale il nostro governo starebbe lavorando per cambiare l'assegno unico per i figli introdotto nel 2021 dall'esecutivo Draghi. Spiace che si faccia cattiva informazione su una misura così importante per gli italiani, che vale circa 20 miliardi e raggiunge oltre sei milioni di famiglie ogni anno. Basta fake news, siamo al lavoro per il bene dei cittadini", hanno commentato i deputati del Carroccio in commissione Finanze.

Dall'altra parte, la leader dell'opposizione, Elly Schlein ha detto che "sarebbe gravissimo se il governo intendesse cancellare l'assegno unico familiare, uno strumento universale che ha molto aiutato le famiglie e che è molto apprezzato e per cui il Pd si è molto battuto e che intende difendere. Questo è un governo settario perché quando una misura, anche se funziona, non porta la loro firma, decidono di stravolgerla di solito per metterci la bandierina", ha detto. "Noi continueremo a difendere questo strumento anche nella prossima manovra", ha aggiunto la segretaria del Pd.

Cosa può fare il governo Meloni per modificarlo

Su come l'esecutivo di Giorgia Meloni intenda concretamente modificare l'Assegno unico, al momento, ci sono solo ipotesi. Basandosi su quanto detto finora, un primo intervento dovrebbe riguardare l'effetto dell'Assegno sull'Isee. Ma un altro, più sostanziale, potrebbe cercare di aumentare gli importi per chi ha più figli.

Ad esempio, si potrebbe tagliare l'assegno base, quello che viene erogato a chi ha un Isee sopra i 45.575 euro (oppure non ha un Isee valido) e che oggi vale 57 euro per ogni figlio minorenne. In questo modo, si potrebbe ritagliare una parte della spesa dell'Auu per rivolgerla altrove. Ma per avere certezze sulle intenzioni del governo bisognerà attendere le prossime settimane, quando la manovra prenderà forma.

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