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Arriva l’educazione sessuale nelle scuole, il governo prepara le lezioni contro la violenza di genere

La “educazione alla sessualità” arriverà nelle scuole superiori: il ministero dell’Istruzione ha accelerato i tempi dopo gli stupri di Palermo e Caivano. Si tratterà più precisamente di educazione sulla violenza di genere e sul consenso, e sarà guidata dagli stessi studenti.
A cura di Luca Pons
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Sarebbe quasi pronta la circolare che arriverà a tutte le scuole superiori (licei, istituti tecnici e professionali) per spiegare il nuovo programma di "educazione alla sessualità", secondo quanto ha anticipato il Messaggero. L'iniziativa sarebbe stata accelerata soprattutto dai recenti casi di cronaca, in particolare la violenza di Palermo e quella di Caivano. Così, già all'inizio dell'anno scolastico che partirà a breve avrà il via una nuova iniziativa che prevede di portare nelle scuole il tema della violenza di genere.

Ancora non è chiaro se saranno coinvolti tutti gli studenti delle superiori, o solo quelli dell'ultimo triennio. In ogni caso, la novità dovrebbe iniziare già a settembre e prolungarsi almeno fino al 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne. A chiedere che si partisse dalle scuole per trattare questi temi erano state diverse categorie (dagli insegnanti ai magistrati, fino agli psicologi), e anche da questa spinta è arrivata l'idea.

Concretamente, come funzioneranno queste lezioni di "educazione alla sessualità"? Si tratterà di ore dedicate a discutere la parità di genere, il maschilismo e le forme in cui si fa concreto, ma anche le varie forme di violenza di genere, dalle più esplicite alle più sottili. La modalità che verrà sperimentata, secondo quanto anticipato dalla stampa, dovrebbe essere piuttosto insolita per le scuole italiane: la cosiddetta "peer education", ovvero l'educazione effettuata dagli studenti per i loro compagni.

Infatti, ogni classe si dividerà in gruppi e a ciascun gruppo sarà assegnato un argomento. Questi dovrebbero spaziare, dai reati e l'aspetto penale della violenza di genere, fino agli aspetti psicologici, storici o sociologici. Gli specifici temi potrebbero dipendere anche dall'indirizzo della scuola. Ogni gruppo preparerà una vera e propria lezione sull'argomento, e la presenterà al resto della classe. Lo scopo è di aumentare il coinvolgimento degli studenti e fare sì che queste materie delicate vengano trattate in un modo il più possibile comprensibile.

Non mancheranno, comunque, gli interventi di esperti. Si prevede, infatti, che sia per quel che riguarda le conseguenze penali della violenza di genere – dalla violenza sessuale al revenge porn – sia per i suoi risvolti psicologici, siano interpellate delle persone esperte nel settore. Un'attenzione particolare dovrebbe essere rivolta, secondo quanto trapelato, all'aspetto della denuncia, non solo da parte di chi subisce la violenza: come effettuarla, e perché farlo può essere fondamentale.

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