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Arriva la Lega per Salvini premier: via il “Nord” dallo Statuto, sarà un partito sovranista

Arriva la nuova Lega di Matteo Salvini. Niente più logo verde e bianco della Lega Nord, rimane invece il guerriero di Legnano, l’Alberto da Giussano, che caratterizzava la Lega di bossiana memoria. Ora c’è la nuova Lega di Matteo Salvini, con un nuovo simbolo e un nuovo statuto interno e che non risponderà con i propri beni della rateazione relativa ai 49 milioni percepiti illegalmente dalla vecchia Lega.
A cura di Charlotte Matteini
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Arriva la nuova Lega di Matteo Salvini. Scordatevi il vecchio logo verde e bianco della Lega Nord, rimane il guerriero di Legnano, l'Alberto da Giussano, che caratterizzava la Lega di bossiana memoria. Ora c'è la nuova Lega di Matteo Salvini, che ha un nuovo simbolo e anche un nuovo statuto interno. Il verde scompare per lasciare spazio a uno sfondo blu dove campeggia la scritta "Lega per Salvini premier" in bianco e una cornice sempre bianca a delineare il nuovo logo.

Non più dunque un partito a vocazione nordista come in precedenza, la nuova Lega sarà un partito nazionale e sovranista che mira a parlare a tutto il Paese e non più alla sola Padania e al solo Nord. Il nuovo Statuto, infatti, prevede ala scomparsa della parola "Nord" dalla mission del partito e all'articolo 1 si prefigge di promuovere e sostenere "la libertà e la sovranità dei popoli a livello europeo". I soci fondatori della “Lega per Salvini premier” sono Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, il tesoriere Giulio Centemero e Roberto Calderoli.

La nuova Lega per Salvini Premier di fatto svuoterà la vecchia Lega Nord: i militanti dovranno iscriversi al nuovo partito e di fatto nella "Lega per Salvini premier" tutti avranno la stessa età di iscrizione, dunqui nuovi saranno sullo stesso livello di chi è nel partito da 20 anni e più. L'unica divisione in comune che resisterà anche nella nuova Lega sarà quella che differenzia i "soci sostenitori" e i "soci ordinari militanti". Rimane anche il divieto per i militanti di iscriversi a sette segrete o massoniche, pena l'esclusione dal partito. Alla vecchia Lega Nord di Umberto Bossi resterà la rateazione dei 49 milioni per i fondi che sarebbero stati percepiti illegalmente tra il 2008 e il 2010, rateazione che non toccherà invece i beni e i conti correnti della nuova Lega per Salvini premier.

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