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Altro che abbassare le tasse: la pressione fiscale aumenta dello 0,3%, livello più alto dal 2015

La pressione fiscale, nel primo trimestre del 2019, aumenta dello 0,3% e si attesta al 38%: livello più alto toccato dal 2015. Il confronto va effettuato con lo stesso trimestre degli anni precedenti e l’aumento è evidente. A rivelarlo sono i dati diffusi dall’Istat che mostrano anche un indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil del 4,1%.
A cura di Stefano Rizzuti
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La promessa ricorrente del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, negli ultimi giorni è quella di abbassare le tasse. Una priorità assoluta per il Paese e per rilanciare l’economia. E i dati forniti oggi dall’Istat sembrano confermare l’importanza di una politica di riduzione fiscale. Anche se, a dirla tutta, il dato del primo trimestre del 2019 mostra un aumento della pressione fiscale durante i mesi di governo M5s-Lega a livello record, una cifra che non si vedeva dal 2015. L’abbassamento delle tasse, dunque, finora non c’è proprio stato. E l’Istat evidenzia come la pressione fiscale, nei primi tre mesi del 2019, è risultata essere del 38%. Con un aumento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un confronto che va necessariamente fatto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, perché nel primo trimestre la pressione fiscale si attesta sempre su un livello più basso rispetto al resto dell’anno. Il livello toccato nel primo trimestre del 2019 è il dato più alto registrato dal 2015.

Andando a vedere i dati sulla pressione fiscale nei primi trimestri degli scorsi anni, l’Istat evidenzia che nel 2018 la percentuale è stata del 37,7%. Nel 2016 era invece al 37,9%, mentre per trovare un dato superiore a quello di oggi bisogna tornare indietro fino a inizio 2015, quando si toccò il valore del 38,9%. Ricordiamo che la pressione fiscale è – citando la Treccani – il “rapporto tra l’ammontare del prelievo operato dallo Stato e dagli altri enti pubblici sotto forma di imposte, tasse e tributi e il reddito nazionale prodotto nell’arco di un certo periodo di tempo”.

L’Istat riporta anche altri dati, a partire dall’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil, che è pari al 4,1% nel primo trimestre del 2019: negli stessi tre mesi del 2018 era al 4,2%. Il saldo primario delle amministrazioni è risultato negativo, con incidenza sul Pil dell’1,3% (-0,9% rispetto a un anno fa). Così come è negativo il saldo corrente, con incidenza sul Pil dell’1,6% (-1,5%).

Dal Pd a Fi, tutti all’attacco del governo

I dati sulla pressione fiscale scatenano le critiche delle opposizioni, a partire dal Pd che con il suo segretario, Nicola Zingaretti, attacca: “Parlano di flat tax e di minibot sui social, ma nella vita reale delle persone aumentano le tasse. Dobbiamo difendere gli italiani da questo governo”. Su Twitter commenta anche il presidente del Pd, Paolo Gentiloni: “Pressione fiscale di nuovo in aumento. Nel 2019 ha raggiunto il massimo dal 2015. Il Governo chiacchiera di flat tax e aumenta le tasse degli italiani”. Critico anche il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci: “Salvini, come al solito, mente. Parla di diminuzione delle tasse quando la pressione fiscale raggiunge i massimi degli ultimi anni. Frenano anche i consumi, l'Italia è sotto zero. È un governo fallimentare”.

Da Forza Italia interviene il presidente Silvio Berlusconi: “Come previsto, ecco la certificazione che questo governo a trazione Cinque Stelle sta facendo male al Paese. Nei primi 3 mesi del 2019 la pressione fiscale è aumentata dello 0,3%.È il contrario di quanto garantito dal programma di centrodestra, firmato anche dalla Lega, presentato come impegnativo agli elettori italiani per ottenerne il voto alle scorse elezioni nazionali”. Gli fa eco la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini: “Secondo l'Istat la pressione fiscale sale, i consumi diminuiscono e aumentano i risparmi. Traduzione: il governo gialloverde ha preso in giro gli italiani che, non fidandosi delle panzanate raccontate da Di Maio,, mettono i pochi soldi che riescono a risparmiare sotto il mattone. Più chiaro di così! Questo esecutivo è una iattura per l'Italia”.

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