Al Cnel arrivano 48 nuovi consiglieri: il decreto firmato dall’abolizionista Boschi

Del Cnel tanto si era parlato lo scorso anno, complice l'abolizione prospettata all'interno della riforma costituzionale proposta dal governo e sonoramente bocciata dai cittadini italiani al referendum del 4 dicembre. Dopo svariati mesi, però, di Cnel si torna a parlare oggi, complice questa volta la nomina dei nuovi 48 consiglieri che rimarranno in carica fino al prossimo 2022. A rivelare la notizia è stato il quotidiano Italia Oggi, che ha segnalato inoltre una curiosa circostanza: a firmare il decreto di nomina dei nuovi consiglieri del Cnel è stata la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Curiosa circostanza perché proprio Maria Elena Boschi era l'autrice della riforma costituzionale che prevedeva, tra le varie modifiche, anche e soprattutto l'abolizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. E proprio sull'abolizione del Cnel la campagna per il Sì al referendum costituzionale si era basata. Di Cnel però si parla in realtà da molti anni, perché da tempo infatti viene considerato una sorta di simbolo materiale dello spreco di denaro pubblico: nel corso dei suoi 60 anni di attività, il Cnel ha prodotto solamente 14 proposte di legge, nessuna delle quali approvata in via definitiva. Si calcola che fino al 2014 sia costato circa 19 milioni di euro all’anno – poi scesi a circa 5-10 milioni l’anno in funzione di alcuni tagli operati dal governo.
Avendo sorpassato indenne l'ostacolo della potenziale abolizione, ora il Cnel si rinnova. I 48 nuovi componenti sono stati scelti su indicazioni delle principali associazioni legate al mondo del lavoro – Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Cisal, Ciu, Cida, Coldiretti, Confartigianato-Cna, Copagri, Legacoop, Confcooperative, Confindustria, Confcommercio, Conftrasporti, Confetra, Confitarma, Confagricoltura, Confservizi – e avranno il compito di aiutare il presidente Tiziano Treu, nominato lo scorso maggio, a rilanciare l'attività dell'ente.